Da alcune settimane nell'ospedale di Massafra, si stanno verificando alcuni disservizi sanitari che stanno determinando un clima di delusione ed incertezza tra gli operatori sanitari e agli utenti della nostra struttura ospedaliera. La decisione di togliere la pronta disponibilità del radiologo è un atto grave, ben sapendo che, nell'ospedale di Massafra opera un pronto soccorso di primo intervento, un reparto di medicina con 28 posti letto e un reparto di pediatria tutti operativi. Inoltre è inspiegabile che non si ripari la vecchia TAC ferma da molti giorni, ben sapendo che anche la installazione della nuova TAC è in ritardo rispetto alla data che era stata stabilita.
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MONTAGUTO (AVELLINO) - Sette centimetri all’ora, poco meno di due metri al giorno. Il «mostro » continua a divorare il territorio al confine fra la Puglia e la Campania, nonostante il gran dispiegamento di ruspe e i cantieri della Protezione civile. Sembra una lotta impari, ferrovia e statale 90 restano nelle sue fauci. A poco meno di un mese dalla fine di maggio, nessuno può dire se la previsione di Bertolaso si avvererà. Il capo della Protezione civile poco prima di Pasqua aveva dato precise disposizioni: «La priorità è riprendere i collegamenti ferroviari, contiamo di farlo per fine maggio». Ma i geologi non ci credono.
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Non c’è alcuna candidatura del Veneto, al momento, per ospitare una centrale nucleare: lo ha affermato il presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia che ha definito «puro diletto» ogni discussione su questo argomento. «Io», dice, «ho condiviso la scelta e i criteri del nucleare, ma in questo momento non esiste una candidatura del Veneto». Il presidente della giunta regionale osserva che il territorio regionale è molto antropizzato, ricco di insediamenti umani: «Difficilmente, dalla mia esperienza del Veneto, ci vedo uno spazio adatto all’insediamento di una centrale. Se qualcuno lo vede», prosegue, «ce lo dirà e vedremo di capire dove identifica questi spazi».
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Sarà presentato domani, giovedì 6 maggio, alle ore 18.00, presso la libreria Laterza a Bari (in via Sparano, 136), il libro intitolato “La Puglia e il suo Acquedotto”, di Michele Viterbo, un testo risalente al 1954 che l’assessorato alle Opere Pubbliche ha provveduto a far ristampare in quanto insostituibile patrimonio storico – culturale per l’intera Puglia. Alla presentazione parteciperanno l’assessore Amati, autore della prefazione della nuova edizione del testo di Viterbo, il giornalista Massimiliano Scagliarini, che si è occupato della postfazione del libro, ripercorrendo gli ultimi 50 anni di storia dell’Acquedotto Pugliese, e Vito Antonio Leuzzi, storico e direttore dell’Ipsaic.
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Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto al Ministro ai Beni e alle Attività Culturali, Sandro Bondi, una lettera sulla questione della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Di seguito, il testo: Caro Ministro, il decreto sulle Fondazioni Lirico-Sinfoniche recentemente approvato dal Governo sta suscitando ovunque un forte dibattito, che segnala l’interesse generale per un tema che ha un impatto assai rilevante per l’intera vita culturale italiana e le sue prospettive. L’importanza della tradizione lirica e musicale del nostro Paese, il valore indiscusso delle nostre Istituzioni artistiche, la proiezione internazionale delle nostre produzioni, costituiscono valori fondamentali da tutelare e promuovere, accanto alla diffusione della cultura musicale e alla possibilità di sviluppare nuova occupazione tra i giovani musicisti.
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