Rifiutata dall’ospedale perché le era scaduta la tessera sanitaria, una bambina nigeriana di 13 mesi muore poche ore dopo. Il padre, in regola con il permesso di soggiorno, aveva appena perso il lavoro e non poteva rinnovare il documento che forse avrebbe strappato la piccola alla morte. «Uccisa dalla burocrazia», dicono gli amici della coppia, che ieri pomeriggio in 200 hanno sfilato per le vie di Carugate, hinterland di Milano, dove la famiglia vive. «I medici avrebbero potuto salvarla se non si fosse perso tutto quel tempo e se le cure fossero state adeguate. Se fosse stata italiana questo non sarebbe successo», grida ora Tommy Odiase, 40 anni, in Italia dal 1997. Chiede giustizia mentre stringe la mano della moglie Linda, di nove anni più giovane.
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Il Servizio Mediterraneo della Regione Puglia con il Progetto “SHQIPERIA – La nobiltà delle Aquile” alla Mostra fotografica che si inaugura il 12 aprile 2010 a Tirana. Torna in Albania la Puglia, per partecipare ad un importante evento promosso nell’ambito delle celebrazioni per i venti anni di collaborazione nel campo della cooperazione allo sviluppo. “Italia e Albania 2010: due popoli, un mare, un'amicizia” è il titolo della manifestazione promossa dall’Ambasciata d’Italia a Tirana, in collaborazione con soggetti istituzionali e privati del “Sistema Italia” e con istituzioni pubbliche e private albanesi, ed inserita dal Ministero degli Affari Esteri fra i grandi eventi della Commissione per la Promozione della Cultura Italiana all’Estero.
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Il documentario Manfredonia, Attimi di Infinito fa parte di un Progetto piu ampio di attività denominato “Tesori di Puglia” cofinanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito del “Programma delle Attività Culturali per il triennio 2007/2009, dal Comune di Manfredonia e da Upping agenzia di comunicazione. Le attività sono cominciate nell’autunno del 2008 per concludersi a fine 2009 con la pubblicazione dei DVD Manfredonia, Attimi di Infinito.
Dopo sindaco e abitanti dell'arcipelago Diomedeo che hanno "tuonato" nei giorni scorsi - "ci opporremo con tutte le nostre forze" - quando la notizia è trapelata, la recente mobilitazione del Comitato del Mare, adesso si stanno muovendo parlamentari, europarlamentari e consiglieri regionali di Puglia e Molise. Tutti concordi nell'impedire gli scavi sui fondali alla ricerca dell'"oro nero" (ammes - so che ci sia, tra l'altro). Cosa che invece vorrebbe fare la società irlandese Petroceltic, il cui ramo italiano, la Petroceltic Italia S.r.l., ha sede legale alla Via Paola n. 24, int. 7 a Roma, e che è titolare di una decina di richieste di permessi di ricerca nei sottosuoli, tra le quali appunto ci sono appunto quelle da realizzarsi al largo delle coste della Regione Puglia (Isole Tremiti) e Regione Molise (Termoli).
BRINDISI - «Quella frana che il governo fa finta di non vedere è una vergona per un Paese che al Nord viaggia con l'Alta velocità. Una vergona che ora la Puglia non intende più sopportare». A dirlo è il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, che avverte: «Non possiamo più aspettare che il governo - dopo quattro settimane di silenzio e di disagi senza precedenti per i passeggeri costretti a viaggi da incubo in treno - si decida ad intervenire per risolvere il gravissimo isolamento che sta mettendo in ginocchio l'economia di una intera regione a causa di una frana». E annuncia: “Se Maometto (Palazzo Chigi) non va alla montagna, il problema della montagna crollata sui binari che isola la Puglia lo porteremo allora a Palazzo Chigi".
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Un autorevole esponente della Chiesa cattolica. Lo scandalo pedofilia sui media non è altro che «un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi» ha dichiarato il vescovo emerito di Grosseto monsignor Giacomo Babini, secondo quanto riporta il sito cattolico Pontifex. «L'olocausto fu una vergogna per l'intera umanità, ma adesso occorre guardare senza retorica e con occhi attenti. Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità è che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono l'economia tedesca» ha poi aggiunto Babini.