Sabato 25 gennaio, alle ore 18.45, si celebra nella Chiesa Madre di Manduria la “Settimana della Memoria” con una rappresentazione scenica e musicale dal titolo “Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno: una favola per rinascere”, ispirato ad un racconto dello scrittore ebreo Andrea Salvatici.
Giovedì 30 gennaio con la Tosca di Giacomo Puccini parte la terza edizione della rassegna “All’Opera” del Barrio Verde di Alezio, un viaggio ideale tra suntuose liriche d’opera e il bel canto che ha reso celebre nel mondo la cultura musicale italiana.
Alle 21:00 animeranno il palco del Barrio Verde, mettendo in scena l’opera più drammatica di Giacomo Puccini, Maria Luisa Lattante - soprano - nel ruolo di Floria Tosca, Enrico Terrone - tenore- nel ruolo di Mario Cavaradossi, Giorgio Schipa - baritono- in quelli di Vitellio Scarpi, accompagnati al pianoforte dal Maestro Valerio De Giorgi e dalla voce narrante di Tommaso Barone.
Tosca vede la luce per la prima volta il 14 gennaio del 1900 al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Alberto Franchetti e Giuseppe Giacosa, che traducono in melodramma l’opera teatrale del giovane insegnante parigino Victorien Sardou.
La Tosca, ricca com'è di colpi di scena e di trovate, tiene lo spettatore in costante tensione; il discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti.
L’ambientazione è a Roma, nel giugno dell’Ottocento. La napoleonica Repubblica Romana è appena stata abolita e sono in corso rappresaglie nei confronti degli ex repubblicani. Fra questi Cesare Angelotti che, evaso, trova rifugio nella Chiesa di Sant’Andrea della Valle. Qui incontra il suo amico pittore Mario Cavaradossi che gli assicura aiuto e collaborazione. Il colloquio fra i due è interrotto dal sopraggiungere della cantante Floria Tosca, amante del pittore, che si lascia andare ad una scenata di gelosia perché si accorge che il volto di Maria Maddalena che Mario sta dipingendo è quello della marchesa Attivanti. Dopo essere stata rassicurata dal pittore, Tosca lascia la chiesa e i due amici fuggono via. Il resto della storia si sviluppa intorno al personaggio del barone Scarpia, capo delle Guardie Pontificie il quale, venuto a conoscenza dell’intesa fra il fuggiasco ed il pittore, ordisce una trappola per conseguire il duplice obiettivo di sedurre Tosca e catturare Angelotti.
Leggi tutto: Con la Tosca parte la terza edizione di All'Opera del Barrio Verde di Alezio
Sabato 25 gennaio El Barrio Verde (via Mariana Albina 78 c/o Parco Don Tonino Bello) di Alezio (Le) ospita le “Mujeres Creando”, una band tutta al femminile composta da musiciste napoletane, che sperimenta sonorità il cui fil rouge è costituito dall’originale set strumentale utilizzato: violino, fisarmonica, chitarra cross-over, percussioni e loop station in un sound elegante che colpisce e stupisce.
Dalle 22:00, le Mujeres Creando si perderanno tra gli spartiti delle loro canzoni per anime libere, rivisitando i brani più famosi a loro più cari e presentando i loro inediti, che spaziano dal nouveau tango al gipsy jazz, alla contemporanea world music.
Il nome della band è mutuato dal collettivo femminista sudamericano, e in italiano significa “Donne che creano”; il riferimento alla creatività, al grande potenziale delle donne quando si uniscono per un obiettivo comune, insieme al carattere mediterraneo della lingua spagnola sembrano cogliere in pieno l’impronta artistica e concettuale che si vuole dare al progetto.
È proprio questo lo spirito che porta il gruppo partenopeo a vincere il Premio Web Social 2018 indetto dall’Associazione Voci per la Libertà e Amnesty International Italia "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty" con un brano in dialetto napoletano che arriva dritto al cuore "E je parl 'e te", un canto libero contro l'omofobia che conquista non solo la rete ma tutto il pubblico presente durante i live.
Le Mujeres Creando sono Assia Fiorillo alla voce, Igea Montemurro al violino, Giordana Curati alla fisarmonica, Anna Claudia Postiglione alla chitarra, Marisa Cataldo alla batteria e percussioni e Agnese Mari al basso.
Le Mujeres Creando sono in tour con L'Associazione culturale Exotique e il festival "Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty", grazie ad un bando del NUOVOIMAIE “Realizzato con i fondi dell’articolo 7 L. 93/92”.
INGRESSO LIBERO
Start ore 22:00
Per info e prenotazioni: 327 4592706
www.facebook.com/elbarrioverde7
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/1018169141944107/
Sabato 8 febbraio il “Fuego y Corazón Tour” delle Radici Nel Cemento parte dal Barrio Verde (via Mariana Albina 78) di Alezio per la sua prima data del 2020 e per l’unico appuntamento nel Salento della storica band romana!
Dalle ore 22:30 i Radici Nel Cemento infiammeranno il palco del Barrio Verde con il loro unplugged concert e la carica che da sempre contraddistingue la formazione reggae-dub-rocksteady della capitale, il cui ultimo album pubblicato è proprio “Fuego Y Corazon”, uscito per RNC e Goodfellas, frutto di un lungo processo di songwiriting e produzione durato tre anni.
Tra contaminazione latine, dub e rocksteady i nuovi Radici Nel Cemento parlano di temi sociali e politica, senza disdegnare la celebrazione del relax tipica del loro sound e della tradizione reggae. I Radici Nel Cemento del 2018 sono una band rinnovata nello spirito e nel sound e il nuovo 'Fuego Y Corazón' è stato autoprodotto dalla band stessa, ma registrato e mixato presso il Formadonda Studio di Roma.
Le “Radici Nel Cemento” sono una metafora della tradizione e della memoria storica in una società che dimentica troppo in fretta il suo passato: come dei grandi alberi ai lati delle strade, che sembrano soffocati dall’asfalto, ma riescono a sviluppare le radici da cui traggono nutrimento, fino al punto di incrinare, crepare e spaccare il cemento.
Dopo vari cambi di formazione il nucleo centrale dei Radici Nel Cemento, attivi da oltre 20 anni, è composto dai due cantanti e chitarristi Giorgio "Rastablanco" Spriano e Giulio "Rugantino" Ferrante, oltre che dal batterista Vincenzo Caristia. Completano la line-up utilizzata Angelo Morrone, Carlo Ferro, Pierfrancesco Cacace e Giancarlo Romani, oltre all'ottavo membro aggiunto, produttore e dubmaster Bruno "Formadonda" Avramo.
Ticket: 5 €
Start ore 22:30
Per info e prenotazioni: 327 4592706
www.facebook.com/elbarrioverde7
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/1795881530545668/
Leggi tutto: Radici Nel Cemento al Barrio Verde di Alezio per la prima tappa del nuovo tour!
Giovedì 23 gennaio 2020 la Grotte di Castellana srl, con il patrocinio del Comune di Castellana Grotte, celebrerà l’82esimo anniversario della scoperta delle Grotte di Castellana, complesso carsico che ogni anno attira numerosi visitatori ponendosi tra i principali attrattori turistici in Puglia.
Nel corso della giornata, due gli appuntamenti in programma per celebrare l’importante ricorrenza, oltre che per tracciare il bilancio dell’attività svolta nel 2019 e per definire le linee guida per l’anno appena avviato.
Alle ore 11:00 nella Grave, prima e più vasta caverna del sistema sotterraneo delle Grotte di Castellana, in programma la Santa Messa officiata da Don Antonio Napoletano, parroco della Chiesa Il Salvatore, a cui, come da tradizione, parteciperanno le istituzioni e le autorità regionali e locali ed una rappresentanza delle scolaresche di Castellana Grotte. A seguire ci sarà la discesa celebrativa dalla bocca della Grave a cura del Gruppo Puglia Grotte, per rivivere a 82 anni di distanza l’impresa esplorativa del prof. Franco Anelli il 23 gennaio 1938. Al termine della mattinata, un omaggio floreale sarà posato vicino al busto in onore al prof. Anelli.
Il secondo momento della ricorrenza sarà ospitato nella Sala delle Cerimonie del palazzo comunale di Castellana Grotte, quando alle ore 18:00 si terrà una conferenza pubblica a cui interverranno il sindaco di Castellana Grotte Francesco De Ruvo, l’assessore al turismo Giovanni Filomeno e il Consiglio d’Amministrazione della Grotte di Castellana srl composto dal presidente Victor Casulli, dal vice presidente Francesco Manghisi e dalla consigliera Maria Lacasella.
Ulteriori informazioni sugli appuntamenti e sulle Grotte di Castellana sono disponibili sui canali social ufficiali e sul sito www.grottedicastellana.it.
Dopo l’attentato dinamitardo di oggi a Foggia, ai danni di una struttura della cooperativa Sanità Più, Confcooperative Puglia intende esprimere massima solidarietà alle cooperatirci ed ai cooperatori della residenza per anziani denominata il “Sorriso di Stefano”, a cominciare dall’amministratore Luca Vigilante.
Mauro Abate, Presidente Confcooperative Sanità Puglia: “Le aziende non possono più sopportare queste minacce specialmente le aziende che per missione hanno la cura e la riabilitazione delle persone svantaggiate. Con queste intimidazioni viene meno la serenità di chi in prima linea è oggi impegnato a risolvere problematiche serie dei nostri territori quali il lavoro, la sostenibilità economica e lo sviluppo del territorio. Oggi colpire questo genere di impresa significa creare caos, paura e di conseguenza instabilità lavorativa. La nostra speranza è quella al contrario di creare sviluppo, aumentare la ricerca nei nostri settori, creare le condizioni per una crescita continua del benessere dei cittadini per una società che aiuti chi è indietro e sia giusta e solidale”.
Giorgio Mercuri, Presidente Confcooperative Foggia: “Quello di questa mattina non è un attacco ad un modello di lavoro, quale quello cooperativo, ma ad un presidio di sostegno alle fragilità di un territorio già martoriato da tante criticità. Chi ha compiuto un gesto così ignobile forse non sa che quella struttura è il dono di un genitore nei confronti di coloro che si sono presi cura di suo figlio nell’ultima parte della sua vita. Ora, auspichiamo indagini che ci riportino rapidamente i responsabili e un’azione più decisa da parte del Governo nei confronti della Capitanata”.
Piero Rossi, Presidente Confcooperative Puglia: “Gli atti di intimidazione nei confronti delle imprese locali, a maggior ragione se impegnate nel settore della promozione del benessere e della salute, se è possibile, aggiungono un ulteriore strato di allarme e di indignazione sulla situazione che si vive in terra di Capitanata. Il tessuto economico e sociale deve essere preservato con tutto l’impegno possibile. A maggior ragione oggi, quando la comunità locale mostra consapevolezza e fermezza di fronte alla situazione, anche con le denunce e l’assunzione di responsabilità. Ma non possiamo chiedere ad alcuno, eroismo e martirio né esporre le persone per bene alla proditorietà e alla violenza di pochi”.