Migliaia di lavoratori pugliesi aspettano dall'inizio dell'anno il pagamento dell'indennità di mobilità. Tra questi anche i lavoratori ex Ccr, per i quali sta sollevando il problema il rappresentante territoriale del sindacato RdB - Cub Sergio Di Liddo. La nota che segue, ci è stata inviata dal sindacato per illustrare la difficile situazione in cui versano questi lavoratori. La pubblichiamo di seguito. Per effetto della crisi economica le vertenze nel nostro territorio son in aumento, ma il Governo ad oggi non ha ancora stanziato i fondi per gli ammortizzatori sociali destinati alla Regione Puglia.
Di conseguenza circa 8500 lavoratori pugliesi coinvolti nelle varie crisi aziendali, e che hanno ottenuto in base ad accordi regionali la proroga della cassa integrazione e della mobilità in deroga scaduta a dicembre 2009, continuano ancora oggi a rimanere privi dell’indennità spettante da gennaio scorso.
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BARI - Con 90 voti favorevoli, cinque contrari (tra i quali l'europarlamentare Salvatore Tatarella) e quattro astenuti il coordinamento regionale pugliese del Pdl ha stasera confermato la fiducia al coordinatore e vicecoordinatore regionali, Francesco Amoruso e Antonio Distaso. È detto in una nota. L'organismo ha valutato l'esito delle elezioni regionali. Nel documento approvato «si ricorda che alle ultime regionali il Pdl pugliese è stato tra i primi d'Italia con oltre il 31% dei consensi, il che significa che, sommando i dati delle altre due liste collegate (La Puglia prima di tutto e I pugliesi per il presidente) si consolida il dato delle ultime europee (oltre il 43% dei consensi)».
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Che il Governo sia filo nordista lo si sapeva già, non è certo un caso che nei dicasteri più importanti ci siano ministri del nord Italia oltre ovviamente al Presidente del Consiglio che è di Milano. Allo sviluppo economico c'era Claudio Scajola (Imperia) ora dimessosi in seguito allo scandalo Anemone, agli esteri invece c'è Franco Frattini (Bolzano), agli interni Roberto Maroni (Varese), alla difesa Ignazio La Russa (Milano), all'economia Giulio Tremonti (Pavia), alle infrastrutture Altero Matteoli (Toscana), Giancarlo Galan (Padova) all'agricoltura, al Lavoro e alle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ( Treviso), alla Salute Ferruccio Fazio (Cuneo), all'università e alla ricerca Mariastella Gelmini (Brescia), ai beni culturali Sandro Bondi (Firenze). E finiti i ministeri con portafoglio ci sono quelli che possiamo definire come "minori" ma nei quali la Lega Nord ha un ruolo anche qui prebonderante con Calderoli (Bergamo), Michela Vittoria Brambilla (Lecco), Umberto Bossi (Varese), Renato Brunetta (Venezia), Andrea Ronchi (Perugia, ma eletto in Lombardia)...
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Il Popolo Viola Bari parteciperà alla raccolta delle firme per il referendum indetto dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. I banchetti per la raccolta delle firme saranno predisposti domenica 16 maggio, dalle 10 alle 20, presso il Parco 2 Giugno. Nell’occasione, si distribuiranno volantini e opuscoli contenenti approfondimenti relativi alla scelta nuclearista del governo, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul tema, anche in vista della prossima campagna di informazione di massa annunciata dal Presidente del Consiglio. Il Governo mira infatti a convincere i cittadini che la via dell’atomo è sicura e benefica, in ennesimo spregio della volontà sovrana espressa nei referendum del 1987.
Chi ha vinto le elezioni nel Lazio? Il centrodestra. Chi è il presidente? Renata, ex finiana oggi alemanniana alla corte di Silvio. Quindi tutto bene? No. E intanto il caso Scajola lambisce eletti e nominati. A quaranta giorni dal voto, con la prima riunione del nuovo Consiglio fissata per mercoledi 12, la legislatura Polverini è più che in alto mare. E fra complicati equilibri politici, futuri assessori e futuri non-assessori che litigano, rumors su guai giudiziari in arrivo, Renata sta perdendo la pazienza e ha anche minacciato di andarsene a casa sbattendo la porta, distruggendo così il pavimento sotto i piedi di tutti i consiglieri eletti che, sbraitando, gli stanno rendendo la vita impossibile.
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