Una sentenza che farà discutere la n. 6017/2010 della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, secondo il parere di Giovanni D’AGATA - componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori - che se da una parte pone dei punti fermi sulla necessità di evitare lavori mortificanti per i diversamente abili, dall’altra introduce la possibilità di una limitazione del diritto al lavoro degli stessi.
I giudici di piazza Cavour, infatti, con la decisione in oggetto riguardo al collocamento obbligatorio, delineano il principio secondo cui l’imprenditore può rifiutare l'assunzione del disabile se il profilo richiesto non è in linea con la qualifica del lavoratore.
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Nulle le multe per eccesso di velocità elevate dopo il 2007 se l’autovelox, gestito dagli agenti, non è stato segnalato preventivamente; l’onere della prova incombe sull’amministrazione che deve dimostrare la sussistenza dei presupposti dell’infrazione per irrogare la sanzione.
Prima di quell’anno, dunque, i verbali restano validi.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione nella sentenza 15105 di oggi 22/06/2010 che afferma come la presenza sulle strade di dispositivi di rilevamento elettronico della velocità deve essere segnalata agli automobilisti.
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L’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati ha scritto una lettera ai Ministri dell’Economia Giulio Tremonti, delle Infrastrutture Altero Matteoli e per gli Affari regionali Raffaele Fitto, chiedendo un incontro urgente per definire la questione relativa alla mancata erogazione dei contributi pluriennali per la realizzazione del potabilizzatore di Conza della Campania. Si tratta di “un’opera di fondamentale importanza - scrive Amati - per l’approvvigionamento idrico del territorio pugliese” per la cui costruzione l’Acquedotto pugliese, quale gestore del servizio idrico integrato della Regione Puglia, è impegnato in base ad un progetto approvato con delibera Cipe del 2006 e finanziato con una assegnazione di contributi pluriennali per 39 milioni di euro.
“La Corte Costituzionale ha interrotto bruscamente la corsa all’atomo del Governo italiano”. Così la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone ha commentato l’illegittimità costituzionale dichiarata dalla Consulta sull’articolo 4 del decreto legge I luglio 2009, n.78. “Per questa sentenza sulla quale i media hanno taciuto – ha detto -, la Puglia esulta. È una soddisfazione di grande portata perché ribadisce la sovranità delle Regioni su tematiche come l’energia abolendo la possibilità del commissariamento. Ma soprattutto questa sentenza libera la Puglia dallo spettro del nucleare. Come ho più volte ricordato, la nostra regione secondo la mappa stilata nel 1979 dal Comitato nazionale per l’energia nucleare, era la prima in Italia per località considerate compatibili con un reattore. Ne erano state individuate addirittura otto, dal Gargano al Salento.
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La regione Puglia ha inoltrato all'Avvocatura regionale la richiesta di impugnativa, dinanzi al TAR Lazio, del Decreto Ministeriale n. 209 del 26 aprile scorso, con cui il Ministero dell'Ambiente, di concerto con il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, ha espresso giudizio favorevole sulla pronuncia di compatibilita' ambientale presentata dalla societa' ENI Power S.p.A., concernente la realizzazione di una centrale a ciclo combinato da 240 MWe all'interno della Raffineria ENI di Taranto.
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