BARI - "Io mi candido a ricostruire il cantiere dell'alternativa, sono candidato a sparigliare i giochi del centrosinistra se il centrosinistra si presenta con una vecchia liturgia": con queste parole Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e portavoce nazionale di Sinistra ecologia e libertà, ha risposto alla domanda "che sta più a cuore che ai giornalisti che a me", chiudendo oggi a Bari la tre giorni degli stati generali delle Fabbriche di Nichi. Fabbriche che, ha spiegato Vendola, puntano a diventare "l'equivalente del meeting di Comunione e liberazione a Rimini, che è stato a destra il più importante incubatore di nuove culture e di nuovi pezzi di classe dirigente".
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A fine aprile rilanciavamo la proposta di Nichi Vendola degli Stati generali della Sinistra. Una proposta da noi condivisa perché, dicevamo, era l’occasione per “rimettere insieme tutto il variegato mondo della sinistra, che vive nelle associazioni, nei sindacati, nei partiti e, soprattutto, nelle case e nei luoghi di lavoro, perché è qui che si trova una vasta umanità di gente delusa, sfiduciata da una politica che non appassiona più, mentre è alle prese con gli enormi problemi del vivere quotidiano”. Il congresso di Sinistra Ecologia Libertà capitava proprio a proposito. Infatti il modo migliore per prepararlo sarebbe stato quello di aprire un grande dibattito nel Paese. Si sarebbe dovuto mettere in discussione un progetto di società, precisando dalla parte di chi si vuole stare, con quale politica, con quali obiettivi, in quale mondo.
Prima riunione nazionale, da oggia Bari, di 'Eyajafjallajokull, Eruzioni di buona politica', ovvero le Fabbriche di Nichi, 338 in Italia e 16 all'estero. I lavori saranno aperti da Nichi Vendola oggi pomeriggio alle 17. Dopodichè avranno inizio gli incontri seminariali che proseguiranno per la giornata di sabato 17 luglio. Domenica 18, i lavori proseguiranno in assemblea plenaria dalle ore 10 in poi. Lo rende noto l'ufficio stampa di 'Fabbriche di Nichi'.
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Più di 4 mila euro al mese di «rimborsi» per ogni consigliere, che si aggiungono allo stipendio che varia da 8 a 10 mila euro. Rimborsi tra virgolette perché vengono stanziati automaticamente e non dopo la presentazione delle spese sostenute. Ogni mese la Regione Lazio spende più di 300 mila euro per assicurare che i consiglieri possano avere un filo diretto con i propri elettori. Soldi versati anche a chi di elettori non ne ha: i 13 eletti nel listino. Il meccanismo è collaudato da tempo: la Regione gira i soldi ai partiti che poi provvedono a trasferirli ai singoli consiglieri. Precisamente la Pisana stanzia 4.190 euro netti al mese per ogni componente dei gruppi politici.
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