Caro Sergio, Non posso nascondere l’emozione provata quando ho trovato la sua missiva, ho pensato fosse la comunicazione di un nuovo periodo di cassa integrazione e invece era la lettera del «padrone», anzi, chiedo scusa: la lettera di un collega. Ho scoperto che abbiamo anche una cosa in comune, siamo nati entrambi in Italia. Mi trova d’accordo quando dice che ci troviamo in una situazione molto delicata e che molte famiglie sentono di più il peso della crisi. Aggiungerei però che sono le famiglie degli operai, magari quelle monoreddito, a pagare lo scotto maggiore, non la sua famiglia. Io conosco la situazione più da vicino e, a differenza sua, ho molti amici che a causa dei licenziamenti, dei mancati rinnovi contrattuali o della cassa integrazione faticano ad arrivare a fine mese. Ma non sono certo che lei afferri realmente cosa voglia dire.
PIACENZA – Secondo Nichi Vendola «la Lega ha goduto molto del leghismo che è stato cavalcato anche a sinistra» e «organizza comunità di rancore e promuove istinti belluini». Lo ha detto a Piacenza, rispondendo ai giornalisti che gli hanno ricordato le ironie leghiste su una sua candidatura alla leadership del centrosinistra. «Bisogna prenderla di petto e costruire comunità di solidarietà contro quelle di rancore – ha proposto il leader di Sel -. Il centrosinistra deve smettere di avere paura di confrontarsi con la destra sul terreno culturale e politico. Deve vincere per l’anziano e per l’operaio di Pomigliano, perchè se vincere significa che mi tolgo io dal potere e ti metti tu è una vittoria che non affascina».
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'Prima il governo inietta nel paese il tema della sicurezza come una droga collettiva e poi, nei fatti, procede costantemente nel sottrarre strumenti e risorse a quanti la sicurezza la debbono garantire''. A mettere in risalto questa ''solo apparente contraddizione'', e' stato stamane il leader di Sinistra Ecologia e Liberta', Nichi Vendola, intervenuto al presidio di tutti i sindacati del comparto sicurezza e difesa che sta manifestando davanti al Parlamento contro i tagli della manovra economica.
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Nichi Vendola ha ricevuto abbracci e strette di mano da parlamentari, di entrambi gli schieramenti, nel Transatlantico di Montecitorio. Da Gianfranco Fini a Enrico Letta e Pier Ferdinando Casini. Vendola, accompagnato da Franco Giordano, è stato bloccato da Gennaro Malgieri. LE BATTUTE - Si è poi avvicinato Casini, che ha preso sottobraccio Vendola portandolo un po' in disparte per parlarci. Dopo poco è stato Franco Giordano a scortare Fini che ha abbracciato Vendola. «È il nuovo Centro» ha commentato sorridendo Casini; «È il governo non delle larghe ma delle larghissime intese» ha scherzato Benedetto Della Vedova.