Partycide!, la festa elettronica più infuocata e scatenata del Salento, torna Sabato 31 Gennaio al Womb di Cavallino (LE). Guest stars della serata i Mumbai Science, duo belga che fa impazzire tutta Europa con le sue vibrazioni electro-techno ed un sound che riesce ad unire i gusti più raffinati alla voglia di ballare energicamente in centro pista. Maarten Elen e Jonas Kiesekoms sono artisti a tutto tondo: seppur giovanissimi, hanno già alle spalle tanta sperimentazione creativa, dal rock politicamente scorretto alla scrittura di estrosi spettacoli teatrali.
Nel 2010 la svolta musicale e l'ascesa nell'Olimpo della musica elettronica con quattro hits che ancora ronzano nelle orecchie dei clubbers di tutto il mondo: Woof, Ancova, Gold, a cui ha fatto seguito Lotus nel 2011, hanno raccolto rapidamente apprezzamenti da artisti di tutto il mondo (2manydjs, Crookers, Erol Alkan, Boys Noize, Tiga e molti altri), mettendo il progetto Mumbai Science al centro dell'attenzione del mondo della electro music. Il loro talento li ha portati a solcare i palchi dei club e festival più importanti del pianeta, dal Lux in Portogallo, al Womb a Tokyo, alle metropoli indiane di Mumbai e Delhi. Nel 2014 dopo svariati EP (singoli) di successo esce il loro attesissimo album di debutto, Deja Vu, che raccoglie sapientemente tutta l'ispirazione e l'esperienza acquisita in tanti anni da protagonisti della musica elettronica.
I Mumbai Science sono l'ultima proposta del format PARTYCIDE!, che negli scorsi due anni ha sviluppato un'identità musicale propria e molto attenta, portando in Salento artisti internazionali come Vitalic, Modek, Dr. Lektroluv, Pelussje, Leeroy Thornhill, etc. Spazio in consolle anche ai producer e dj locali che tengono alta, anche loro, la bandiera della Techno: Disco Splatters, Tsunami J e 5tevi Gurdoc nella Sala Garden, mentre nel Bunker Carlo Toma b2b Luigi Rainò, Dodi Palese e direttamente da Bologna Mattia Trani.
INFO
Womb
Strada Vicinale Bernardini snc – Cavallino (LE)
Infoline: 3476822099
Info Bus Navetta: 3801012477
Dopo l’anteprima nazionale al Piccolo Teatro di Bari e un mini tour in Basilicata, “La macìara. Si possono guarire le mani?” prosegue il suo percorso il 31 gennaio 2015 (porta ore 20.30 – sipario ore 21:00) al Teatro Mimesis di Trani (Via Pietro Palagano 53). L’evento è organizzato in collaborazione con il Cielo di Carta – Scuola di Teatro di Trani.
Un tempo, neanche troppo lontano, in Basilicata, le donne si mettevano sull’uscio di casa e raccontavano storie ai bambini, alle altre donne e ai contadini che tornavano dai campi. Storie divertenti o macabre, che importava. Alla gente piaceva ascoltare. Oggi si è persa quest’abitudine. Le parole sono diventate suoni distratti che ci attraversano per caso, senza più il peso dell’emozione. Con “La macìara. Si possono guarire le mani?”, la compagnia Notterrante propone un racconto dalle atmosfere arcaiche, sull’ambigua figura della macìara. La storia, scritta da Mariella Soldo, vuole andare al di là della tradizione e del cliché, cercando di recuperare il lato umano di questo personaggio popolare.
Il racconto è ambientato in un villaggio immaginario della bassa Lucania, ai confini con la Puglia e a ridosso della seconda guerra mondiale. Maria non è una donna come le altre. Sul suo viso mai un tratto di esasperata femminilità. Il suo corpo ha l’odore delle terre arse e delle campagne desolate del sud. Un giorno sposa Rocco il pastore. Nascono due figli: Lucietta e Franceschino. Il testo scava nei sentimenti contraddittori di questi personaggi, cercando di sradicarli dalla propria terra e di andare nel profondo, senza l’ombra del giudizio o dell’analisi antropologica. Si scava anche nell’animo femminile e nella sua complessità, nei dolori soffocati di madri che non possono parlare, di figlie che non sanno ascoltare, ma anche di uomini che affogano nella terra e di bambini che subiscono violenze. Un racconto di dolcezza e di brutalità fisica, di amore coniugale e incestuoso, di vendetta, di odio, di invidia, ma anche di bellezza. L’attrice Barbara De Palma dà vita, attraverso letture drammatizzate, monologhi e canti popolari, a tutti i personaggi di questa storia. Con viola e violino, Stefania Ladisa accompagna la voce dell’attrice in questo viaggio attraverso un tempo mitico e ancestrale, in cui la forza della tradizioni superava il buonsenso.
“Stringo le mani. Le mie mani hanno bisogno di cura. Guarite le mie mani. Vi pago, un soldo a dito. Tremano e non sanno vivere le mie mani. Ogni vena un dolore, ogni riga una storia. Dicono in giro che io prendo le vite. Dicono in giro che io sono una macìara, una di quelle femmine che deve morire. Ma quando scendo dal letto e mi strappo dai sogni divento terra. Terra come tutti. Come voi. Incrostata, divento una donna. Donna”.
INGRESSO RISERVATO AI SOCI
Prenotazione obbligatoria al 346.8259618
Posto Unico Numerato € 10,00
TEATRO MIMESIS TRANI
Via Pietro Palagano, 53
76125 - Trani (BT)
“Nell’Italia settentrionale, accanto a una generale ignoranza dell’entità degli oneri finanziari che i comuni meridionali sopportano per l’istruzione elementare proporzionalmente alla potenzialità dei loro bilanci, è diffuso il preconcetto che i contributi dello Stato siano tanto ingenti e così saggiamente distribuiti che solo quella buona dose di indolenza e mal volere, che suolsi attribuire ai meridionali in genere, possa spiegare il costante insuccesso della nostra legislazione scolastica nell’Italia meridionale”.
Pensate che scriva il solito meridionalista, intento a perorare la causa stantìa della sua terra e della sua gente? Devo smentirvi. Siamo agli inizi del Novecento. Scrive Giuseppe Donati. Giornalista e politico di Granarolo. Settentrionale onesto e coraggioso. L’articolo è del 1912: “L’analfabetismo e la legge Credaro nel Mezzogiorno”. Vi sottolinea l’assurdità della legge scolastica del tempo, che attribuiva ai comuni gli oneri della lotta all’analfabetismo. E così, in provincia di Bari, ci si trovava a spendere il 20% del budget per l’istruzione, mentre, in quella di Milano, solo il 9%. Superfluo ricordare che i comuni meridionali avevano risorse assai più esigue, al di là delle percentuali d’incidenza.
Leggi tutto: Asili nido, prendi le stesse tasse anche al Sud e spendi più al Nord: come nel 1912
Da mercoledì 21 a giovedì 29 gennaio, nel 70° anniversario della liberazione dei campi di sterminio, un allestimento teatrale multimediale illustrerà agli studenti di sette comuni pugliesi i temi più sensibili dell’Olocausto. “Shoah. Frammenti di una ballata”, è uno spettacolo itinerante, in prima assoluta, organizzato a cura del Consiglio Regionale della Puglia – Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e dell’IPSAIC, Istituto per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.
Riservato (gratuitamente e su prenotazione) alle classi e ai docenti di medie e superiori, e basato su testi tratti dalla letteratura sull’Olocausto, è prodotto da Farm Lecce per la regia di Fabrizio Saccomanno, con le musiche dal vivo suonate da Redi Hasa e il contributo video degli attori Michele Placido, Cosimo Cinieri, Emilio Solfrizzi, Brizio Montinaro e Rino Cassano, che interagiscono tra loro e con l’attore sul palco (lo steso Saccomanno).
L’obiettivo dell’iniziativa è di informare i più giovani e “muovere le coscienze, attraverso la conoscenza e la condivisione di sentimenti ed esperienze”.
Con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura dei Comuni interessati, gli spettacoli si svolgeranno alle 10 e alle 12 di mercoledì 2l gennaio a Bari (Cinema Galleria), giovedì 22 gennaio a Foggia (Teatro Giordano), sabato 24 gennaio a Galatina (Cineteatro Tartano), lunedì 26 gennaio a Francavilla Fontana (Cineteatro Italia), martedì 27 gennaio a Nardò (Teatro Comunale), mercoledì 28 gennaio a Barletta (Cinema Paolillo), giovedì 29 gennaio a Manduria (Teatro Don Bosco).
“Dei sei milioni di ebrei che morirono, un milione e mezzo erano bambini, in gran parte al di sotto dei quindici anni”, scrive Nili Keren nel Dizionario dell’Olocausto. Molti non sopravvissero al viaggio nei carri ferroviari, altri vennero avviati nelle camere a gas già alla prima selezione appena arrivati nei lager, altri, ancora, finirono nei laboratori, trattati come cavie da dottori come Joseph Mengele, che li sottoponevano ad aberranti esperimenti scientifici.
Lo spettacolo inedito racconta quattro storie di bambini e adolescenti di Ucraina, Ungheria, Polonia e Italia. Propone attraverso gli occhi dei bambini la storia che ha portato al potere il nazismo, le leggi antisemite, la vita nei campi di sterminio, i drammi, il sacrificio, il dolore, fino alla liberazione e all’accoglienza dei profughi che ha coinvolto anche alcune località della Puglia. (AGENPARL)
VENERDì 16 GENNAIO
Dalle h.21,30
Feat. W5 #FlowerPower
Ciccio Marinelli Dj set
SABATO 17 GENNAIO
Live dalle h.21,30
Maria Enrica Lotesoriere (voce)
Michele Panarelli (Piano)
GIOVEDì 22 GENNAIO
Live dalle 21,30
BRAND NEW ACUSTIC
Marina Elle (voce)
Emanuele Manu Paradiso (chitarra acustica e loop station)
VENERDI 23 GENNAIO
Dalle h.21,30
Feat. W5
Dj set
SABATO 24 GENNAIO
Live dalle 21,30
Madame Deux
Liviana Ferri (percussioni)
Kristiana dj set
GIOVEDI 29 GENNAIO
Live dalle 21,30
Hippie Trip
Stefania Dipierro (voce)
Fabrizio Savino (chitarra)
Qualche appuntamento che si terrà al Mad Bistrot, Bari:
VENERDì 16 GENNAIO
Dalle h.21,30
Feat. W5 #FlowerPower
Ciccio Marinelli Dj set
SABATO 17 GENNAIO
Live dalle h.21,30
Maria Enrica Lotesoriere (voce)
Michele Panarelli (Piano)
GIOVEDì 22 GENNAIO
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BRAND NEW ACUSTIC
Marina Elle (voce)
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VENERDI 23 GENNAIO
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SABATO 24 GENNAIO
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Fabrizio Savino (chitarra)
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