Una reazione dura quella del parlamentare dell’Unione di centro, Angelo Cera, all’ennesimo tentativo di mettere fuori dall’Amministrazione provinciale di Foggia i due assessori in quota Udc, e cioè Vito Guerrera (lavori pubblici) e Nicola Vascello (turismo, sport e trasporti). «A Palazzo Dogana è in arrivo una calata di straccioni della politica che sperano di mettere le mani sui due assessori dell’Unione di Centro, tenuti legittimamente perché frutto di un accordo elettorale, di un programma condiviso e di una vittoria che ha consentito a questo centrodestra e al Pdl in particolare di poter vincere le elezioni a Palazzo Dogana, cosa che non era mai accaduta in passato», afferma il parlamentare dell’Udc che mette sotto’accusa il mercato delle intese che coinvolgono l’Amministrazione provinciale da un lato, per via dei due assessorati che si renderebbero liberi nell’eventualità di una revoca degli incarichi a quelli dell’Unione di centro, e le elezioni regionali dall’altro.
Caro Nichi, crediamo tanto nella necessità e nell’urgenza di un nuovo partito della sinistra da averne già aperto una sezione, ancorchè virtuale. Una sezione, Nichi, perché vogliamo un partito, un partito nuovo che sappia risvegliare interesse, ricreare passioni e speranze dove esistono passività e disillusione, che sappia riannodare le fila di una sinistra divisa e stanca, delusa da una politica che genera indifferenza, che ha spento qualsiasi voglia di partecipare e di fare.Un partito germoglio di una sinistra nuova, forte negli ideali e nella visione della realtà, vicina ai luoghi del disagio e della sofferenza, che studi, ricerchi, programmi, discuta, convinca, lotti.
Il Pdl in Puglia vende ''l'anima al diavolo, candidando in provincia di Taranto come capolista Mario Cito, figlio di Gianfranco ex sindaco di Taranto condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, affidando a quest’ultimo, in premio, la gestione della campagna della lista 'I Pugliesì, di Rocco Palese”. Lo afferma in una nota Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia. “L'animosità con cui il ministro Fitto continua ad attaccare la candidatura di Lorenzo Nicastro alle regionali per Italia dei Valori – per Zazzera – esprime da un lato un ingiustificato nervosismo verso l’esercizio di un diritto costituzionale, quello all’elettorato passivo; dall’altro è un evidente tentativo di deviare l’attenzione da quanto il centrodestra ed il suo candidato presidente stanno facendo sul territorio, pur di vincere la competizione elettoralè.
Alle 7,45 del primo settembre scorso, monsignor Giovanni Ermes Viale, capo ufficio della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, chiede all’ingegner Balducci di aiutare la figlia di Massimo Spina, direttore amministrativo dell’ospedale Bambin Gesù, per superare il concorso per l’ammissione al corso di Laurea in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma.
Viale: «Carissimo presidente, sono don Ermes ... scusami se ti importuno, ti ho chiamato più volte nella giornata di ieri... Massimo Spina... mi aveva chiesto una cortesia... ma io non sapevo proprio come poterlo aiutare, cioè c’è sua figlia che domani alla Sapienza fa questo test per Architettura».
Un imprenditore di Cosa Nostra che arriva a Palazzo Chigi. Un giudice, Giuseppe Tesauro, in società con un funzionario ministeriale e anche imprenditore legato al clan dei Casalesi. Un commercialista mafioso, Pietro Di Miceli, che fa da mediatore con la Provincia di Frosinone per procurare un appalto a Riccardo Fusi, presidente di Btp. Ecco lo scenario che emerge dal rapporto del Ros dei carabinieri allegato all'inchiesta fiorentina sui grandi appalti della Protezione civile. Tutto o molto ruota intorno alla figura di Antonio Di Nardo - considerato vicino al clan dei casalesi - al quale si lega anche il personaggio più scomodo delle storie ricostruite dagli investigatori. Quello che in una telefonata sostiene di essere stato "alla presidenza del consiglio". Lui è Mario Fecarotta, imprenditore affiliato a Cosa Nostra e legato, in particolare, alla famiglia Riina, arrestato nel 2002 per mafia e per estorsione aggravata (una mazzetta da 500 milioni). I rapporti con Di Nardo diventano "espliciti" il 27 gennaio 2009.
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Alle 14 nel padiglione 5 stand A72 della Regione Puglia della Bit (Borsa Internazionale del Turismo) l’assessore regionale al Turismo Magda Terrevoli, quelli della Provincia di Bari e Foggia Trifone Altieri e Nicola Vascello, i rappresentanti istituzionali di alcuni comuni aderenti al progetto e il presidente dell’Associazione Culturale Opera di Molfetta Gaetano Armenio illustreranno la nuova pubblicazione sui riti pasquali pugliesi. Il volume è frutto dell’amore per le tradizioni, della volontà di documentare eventi che ogni anno rinnovano un percorso di fede e di religiosità carico di emozioni, in cui devozione e misticismo si fondono nelle suggestive architetture degli antichi nuclei urbani.
Leggi tutto: Alla Bit di Milano la presentazione della "Settimana santa in Puglia 2010"