Lo prevede una vecchia pianificazione: ma è da lì che occorrerà comunque ripartire. Le polemiche suscitate dallo studio del Cnr. Il disinteresse dell’informazione locale e dell’opinione pubblica ad un tema cruciale per il futuro del territorio. Il dibattito sul nucleare, e sulla possibilità di un dietro-frontdell’Italia in materia sta sempre più prendendo quota, al punto tale da potrebbe diventare uno dei leit motiv della prossima campagna elettorale per il rinnovo dei consiglio regionali.In particolare, sta suscitando un gran clamore la notizia della possibile installazione di una centrale nucleare a Termoli, e desta una qualche meraviglia che nemmeno una voce di preoccupazione o anche più semplicemente di commento si sia levata da parte dell’opinione pubblica e dell’informazione locale provinciale.
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In un documento anti-centrale nucleare, quindici regioni italiane lamentano, rispetto alla delega del governo per la localizzazione dei siti ''l'ennesimo vulnus al principio di leale collaborazione'' e chiedono ''intese piu' forti''. Questo il risultato raggiunto da una riunione degli assessori regionali all'ambiente, oggi a Roma. Subito in evidenza, raccontano quattro di loro - Filiberto Zaratti per il Lazio, Onofrio Introna per la Puglia, Nicola de Ruggiero per il Piemonte, e Greco per la Calabria - che la legge (approvata a fine luglio, la 99/2009) sul ritorno al nucleare e' stata impugnata da 11 regioni per ''incostituzionalita'''.
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Di seguito, una dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Michele Losappio sulla risposta del sottosegretario Letta in merito alla vertenza EUTELIA-AGILE: “Il sottosegretario Gianni Letta ha scritto alla Regione dichiarando la volontà della Presidenza del Consiglio di “seguire con particolare attenzione le vicende relative alla Società Agile per le possibili gravi ripercussioni occupazionali”. Nella stessa missiva che costituisce risposta alla formale richiesta del Presidente Vendola di un intervento risolutivo da parte del Governo il sottosegretario ribadisce “l’impegno affinché le Amministrazioni confermino gli impegni assunti con il gruppo”.
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Cellulari, decoder, computer, lettori mp3: qualunque dispositivo abbia una memoria verrà colpito da una nuova "tassa", fra qualche giorno. È quanto deciso dal decreto firmato il 30 dicembre dal ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi. Il decreto aggiorna ed estende, a livelli inauditi in Europa, il cosiddetto "equo compenso": una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a "compenso" della copia privata. Cioè del fatto che l'utente può usare quelle tecnologie per fare un (legittima) copia personale di cd e film acquistati.
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Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha inaugurato oggi l’impianto di aspirazione polveri e captazione fumi dell’acciaieria 2 dello stabilimento Ilva di Taranto. Si tratta di un impianto costato all’azienda 30 milioni di euro che consentirà il miglioramento dell’impatto ambientale. È stato Vendola, alla presenza del vicepresidente dell’azienda, Fabio Riva, a premere il tasto di avvio dell’impianto che ridurrà le emissioni in atmosfera delle polveri sottili di circa il 50% rispetto al precedente metodo di aspirazione. «Abbiamo fatto un passo in avanti straordinario – ha detto Vendola ai giornalisti – nella risposta alla domanda di salute e di qualità ambientale dei tarantini.
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Bari è la 35esima base del network aereo Ryanair, sulle 39 esistenti, e la nona in Italia, a cui si aggiungerà entro febbraio Brindisi. La base del capoluogo pugliese il cui investimento complessivo Ryanair è stato di 200 milioni di dollari rappresenta, a detta dell’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola «un’operazione di marketing su cui costruire il progetto Puglia vola». La base barese, secondo quanto riferito ai giornalisti dalla responsabile Ryanair, Ida Buonanno, sarà servita da due aeromobili basati, sui 318 che compongono la flotta, che prevedono il trasporto di 1,2 milioni di passeggeri su 17 rotte.