Congresso Regionale Odontoiatrico "Dental Levante, XXIX edizione" dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI). In questa edizioni la medicina legale odontoiatrica e la responsabilità professionale dell'odontoiatra saranno i temi principali di approfondimento e confronto.
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Prosegue la rassegna “Per un teatro delle ragazze e dei ragazzi”, proposta da Astràgali Teatro, che ospita, domenica 10 novembre, alle 17.30, presso la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce, la Compagnia Teatro Le Giravolte con lo spettacolo “Qi Long! Il Drago Verde”, interpretato da Nina Adilardi, Matteo Padula, Francesco Ferramosca, Anna Cinzia Villani, con la regia di Francesco Ferramosca e scenografie, disegni e figure di Amelia Sielo.
La storia è ambientata in un villaggio della grande savana africana, dove ogni anno, all’inizio della primavera, si attende l’arrivo di “Qilong! Il grande drago verde”, dio della pioggia e dell’acqua che serve per la vita quotidiana. Non si sa da dove il drago provenga, volando alto e indisturbato nel cielo limpido, per poi riposarsi tra la vegetazione della savana, mentre gli abitanti del villaggio fanno festa per giorni e giorni. Ma quest’anno, di Qilong non c’è traccia e non piove. In un clima di disperazione e preoccupazione, tocca alla gente e ai saggi del villaggio invocare la pioggia con musica, danze e canti.
Si sviluppa così un percorso narrativo per immagini con balli, melodie a cui si dà vita con mascheroni giganti, tamburi e altri strumenti musicali. In questo lavoro teatrale la drammaturgia è semplice e di facile comprensione e segue un ordine costruttivo creato non da un copione scritto ma dall’improvvisazione, con l’uso della trasformazione artistica degli oggetti, più che di una sequenza letteraria. Si assiste così ad uno spettacolo che è una visione onirica, un sogno, creato dalle relazioni tra gli oggetti stessi, i personaggi e la loro capacità di raccontare.
La rassegna “Per un teatro delle ragazze e dei ragazzi” rientra nel progetto “Teatri a Sud” ed è prodotta da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia e la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso: € 3,00. Consigliata la prenotazione.
Per info: Tel.389.2105991 mail:
Va in scena martedì 12 novembre, alle ore 20.30, presso la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce, per la rassegna Teatri a Sud di Astràgali Teatro, “Manicomio, Addio! Contro tutti i muri”, uno spettacolo prodotto dalla compagnia fiorentina Chille de la balanza, di e con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, sul palco insieme alle giovani attrici Salomè Baldion e Sara Tombelli.
Un lavoro teatrale nato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, che racconta quella che fu la “rivoluzione” causa del superamento dei manicomi e attuata dal medico insieme ai suoi collaboratori e a sua moglie Franca Ongaro, con uno sguardo particolare su quanto avvenne in quegli anni, in casa Basaglia-Ongaro, da Gorizia a Trieste, sino alla prematura morte dello psichiatra.
Come spiega lo stesso Claudio Ascoli: “La complicità, intellettuale ed affettiva, tra Franco e Franca è oggi all’attenzione di studiosi che stanno rivalutando la figura della Ongaro Basaglia, per molti anni relegata al ruolo di “dattilografa” di suo marito. In compagnia ci siamo detti che raccontare il loro incontro-scontro quotidiano, l’amore incondizionato che accompagnò un percorso impossibile, potesse essere la chiave di scrittura di un nuovo spettacolo. È così iniziato un lungo percorso di analisi e confronto con i loro scritti e con quanti hanno vissuto il lavoro. Franco e Franca chiamarono a partecipare al loro sogno, da Gorizia a Trieste, giovani psichiatri, psicologi e sociologi, spesso totalmente privi di esperienze. La scelta allora fu di privilegiare chi aveva voglia ed energie per “sognare” in libertà. Proveremo a fare altrettanto ai nostri giorni”.
Chille de la balanza è una storica compagnia del Teatro di ricerca italiano, da oltre 25 anni residente a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze. Fu l’ultimo direttore, il dottor Carmelo Pellicanò, che accompagnò l’uscita dell’ultimo matto il 13 dicembre 1998, a volere la creazione di un presidio culturale permanente, capace di favorire l’ingresso di tutti, fiorentini e non solo, in quella che fino ad allora era una “città negata”.
La rassegna Teatri a Sud è ideata da Astragali Teatro, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso: € 5,00. Consigliata la prenotazione. Per info e prenotazioni: Tel. 389.2105991 mail:
Taranto. Rispetto a novembre 2023, oggi nella diga di San Giuliano (Matera) ci sono circa 13 milioni e mezzo di metri cubi di acqua in meno, invece in quella di Monte Cotugno (Potenza) il segno meno tocca addirittura quota 117 milioni di metri cubi.
Numeri incresciosi e preoccupanti, stigmatizzati dall’Area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia, che riaccendono i riflettori sulla crisi idrica in provincia di Taranto.
«La stagione irrigua 2025 potrebbe saltare letteralmente in aria e con essa il reddito e i sacrifici dei nostri agricoltori e di migliaia di lavoratori agricoli» è il grido d’allarme di Pietro De Padova, presidente di Cia Due Mari.
«L’acqua scarseggia e la papera non galleggia» è invece l’ironico messaggio lanciato dal direttore Vito Rubino, fortemente preoccupato anche dalla mancanza di precipitazioni atmosferiche condite dalle alte temperature che in provincia di Taranto si continuano a registrare anche a novembre.
Ma cosa sta accadendo realmente nel territorio occidentale della provincia di Taranto, area vasta che per ciò che concerne l’approvvigionamento idrico dipende dalla vicina Basilicata, pur restando comproprietaria al 50% dell’acqua della diga di San Giuliano?
«Ci siamo messi alle spalle una stagione irrigua “presa per i capelli” e salvata solo in extremis grazie alla buona volontà di alcuni attori in campo – ha chiarito De Padova – e in tempi non sospetti, abbiamo chiesto pianificazione per il prossimo futuro. Non è accaduto nulla di tutto questo e ora si rischia il fallimento. I numeri mettono tutti di spalle al muro e mentre gli agricoltori di Taranto e provincia restano in ginocchio, la crisi idrica rischia di coinvolgere anche l’approvvigionamento potabile, certamente prioritario rispetto a quello destinato all’uso irriguo».
Il livello degli invasi, quindi, ad oggi resta bassissimo: piove poco, le temperature sono alte e la preoccupazione è tangibile: «Non più di un mese fa – ha dichiarato il direttore Rubino – avevamo sollecitato il completamento di lavori di manutenzione straordinaria alla diga di San Giuliano ma, da fonti non ufficiali, ci risulta addirittura che ad oggi non siano nemmeno cominciati. Di conseguenza, per la prossima stagione irrigua, la Puglia rischia di non poter utilizzare nemmeno il 50% dell’acqua presente nella diga di San Giuliano, di cui è comproprietaria.
A completare il solito quadro, che descriviamo ogni anno denunciandolo in ogni sede competente, ci sono la mancanza di pulizia dei canali, la scarsissima manutenzione degli impianti, l’immobilismo e il menefreghismo dei diversi attori coinvolti nella vicenda e lo strapotere e l’arroganza di qualche gestore dell’acqua in Basilicata, che fa il bello e il cattivo tempo e che non viene adeguatamente contrastato dai comproprietari della diga».
Cia Due Mari, nonostante le mille vicissitudini, rende ugualmente merito al lavoro sinora svolto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura Puglia in sinergia con Arif e Consorzio di Bonifica, questi ultimi due enti gestiti negli ultimi mesi da una figura unica, che in molte situazioni è servita a semplificare e velocizzare gli interventi e le decisioni da assumere.
Allo stesso tempo però oggi chiediamo a tutti gli attori in campo un fulmineo cambio di passo: «Non possiamo aspettare il prossimo maggio per gridare “A lupo a lupo” – ha ammesso Rubino – perciò la politica nazionale e regionale deve intervenire subito mettendo sul tavolo risorse e soluzioni concrete. Alcune di esse sono già individuate, ma servono i soldi per realizzarle e renderle operative».
Per la Cia, quindi, non ci sarebbero alternative valide a una programmazione seria e oculata: dalla pulizia alle riparazioni nel canale adduttore, in attesa di un suo intubamento, passando per il completamento di tutti i lavori lasciati in sospeso.
«Si faccia tesoro degli errori commessi nel recente passato – ha aggiunto Rubino – e si porti avanti una campagna informativa costante e rispettosa di tutti gli agricoltori del Tarantino che hanno il diritto di conoscere, prima di mettere a dimora le piante e avviare investimenti sulle colture, la quantità d’acqua a disposizione e quella presente negli invasi.
Occorre manutenere i mezzi e le strutture e rendere fruibili tutte le possibili fonti idriche presenti nel versante occidentale della provincia di Taranto: dal fiume Tara al fiume Bradano, passando dai pozzi esistenti e non ancora messi in esercizio su tutto il territorio. Inoltre, occorre attivarsi per l’utilizzo delle acque reflue nei vari comuni, inserendole laddove possibile, nelle reti consortili esistenti.
Bisogna fare manutenzione sulla condotta “Paoloni”, che corre parallela al canale adduttore, e dotare l’impianto di sollevamento del Tara di una pompa adeguata alle esigenze di prelievo dell’acqua.
Tra qualche mese – ha concluso Rubino – i cittadini pugliesi saranno catapultati in una rovente campagna elettorale in vista delle Regionali del 2025. Chiediamo pertanto alle istituzioni di intervenire con azioni risolutive e di farlo subito per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni politiche. Non c’è più tempo da perdere e sul reddito dei nostri agricoltori, oggi più che mai, è vietato scherzare perché c’è in ballo il futuro di migliaia di aziende agricole e di lavoratori del settore».
Milano. Venerdì 8 novembre esce in fisico e in digitale il nuovo album “Discover II” di Zucchero “Sugar” Fornaciari che rivisita brani iconici del repertorio musicale italiano e internazionale che più ha amato nella sua vita, reinterpretandoli con il suo inconfondibile stile.
«"Discover II" è la seconda parte del mio progetto di cover – ha sottolineato l’artista – Quando ho concluso il primo "Discover" mi sono reso conto che c'erano ancora tante canzoni che mancavano all'appello. Così, insieme a Max Marcolini, abbiamo iniziato a lavorarci, e da lì sono nati anche i due adattamenti in italiano».
Composto da 13 brani nella versione standard, “Discover II” esce in formato cd, doppio vinile e digitale e, in esclusiva sullo store di Universal Music Italia, in formato cd autografato e in doppio vinile arancione autografato; la versione box deluxe in tiratura limitata e numerata è disponibile in esclusiva sullo store di Universal Music Italia e contiene il triplo vinile giallo trasparente e il cd deluxe: entrambi contengono i 13 brani della versione standard e 5 bonus track.
«Il primo dei due adattamenti in italiano è "Amor che muovi il sole", che non è una traduzione letterale del brano originale dei The Killers, ma una riflessione sull'amore universale: mi piaceva partire da questo concetto – ha rivelato Zucchero – L'altro è "Chinatown" dei Bleachers: mi era piaciuta molto la versione con Bruce Springsteen, e mi sono chiesto come l'avrei reinterpretata e il risultato è "Una come te" in italiano».
Nel disco spiccano le collaborazioni con Paul Young in “I see a darkness” e con Oma Jali, vocalist e corista che da anni accompagna Zucchero in tour in tutto il mondo, in “Se non mi vuoi”; nella versione box deluxe, inoltre, sono presenti le collaborazioni con Jack Savoretti (Senza una donna), Irene Fornaciari (Moonlight shadow), Russel Crowe (Just breathe) e Salmo (Overdose d’amore 2024) e il brano “Io vivo (in te)”.
«A luglio sono stato invitato da Andrea Bocelli al suo festival a Lajatico – ha confessato – Lì ho incontrato Russell Crowe e da quell’incontro è nata la sua collaborazione nella canzone "Just breathe", una delle bonus track della versione deluxe».
Zucchero non si è fatto mancare nulla in questo secondo gruppo di cover.
«Le altre canzoni giustificano da sole la loro presenza in questa scaletta: parliamo di brani con storie importanti alle spalle – ha confidato – Ho scelto artisti come gli U2 (With or without you) o Bob Dylan (Knockin’ on heaven’s door) e c’è anche un omaggio a Ivan Graziani: la sua "Agnese" mi è venuta particolarmente bene. È stato un lavoro lungo, perché volevo che ogni canzone suonasse come se fosse mia».
Nel 2025 Zucchero torna live in Italia negli stadi con il tour “Overdose d’amore” dove i suoi grandi successi tornano protagonisti di nuove sere d’estate di pura energia e forti emozioni. Ad accompagnarlo sul palco la sua fedele super band, pronta a far scatenare il pubblico con i ritmi travolgenti e le melodie indimenticabili che hanno reso celebri le sue canzoni, per sole quattro date confermate, il 19 Giugno Stadio del Conero ad Ancona, 21 Stadio San Nicola a Bari, 26 a Stadio Olimpico Grande Torino a Torino e 28 Stadio Euganeo a Padova e, prossimamente, Roma.
«Non suonerò in altre parti d’Italia per il prossimo anno – ha confermato – Per il momento non sento la necessità di fare date in altri posti. Ho avuto musicisti molto motivati che hanno ricevuto molto dal pubblico. La scaletta in qualche modo la cambierò: porterò non solo i brani di “Discover II” e quelli conosciuti del vecchio repertorio ma anche quelli che non sono mai diventati singoli».
Milano. «L’anima è in cammino, la strada ancora incerta: forse se ne scorge in lontananza un tratto non ancora definito, le sembianze ma questo è il mistero della vita».
Lo ha precisato Amedeo Minghi alla vigilia della pubblicazione del suo album di inediti “Anima sbiadita” in arrivo domani 8 novembre, in formato cd e vinile (quest’ultimo anche a tiratura limitata numerata e autografata su supporto trasparente), un’assenza discografica e compositiva durata 8 anni dal suo ultimo album.
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