Il 13 agosto del 2010 in Italia c´era qualcuno che lavorava. Era il governo Berlusconi e, quella mattina, ha partorito un decreto legge «per inquinare meglio e di più», denunciano le associazioni ambientaliste. A partire da Taranto dove, se mai ce ne fosse bisogno, le fotografie scattate negli ultimi giorni raccontano di una città sempre più avvolta in una nebbia fitta e pericolosa di fumi tossici dell´Ilva.Il 13 agosto del 2010 in Italia c´era qualcuno che lavorava. Era il governo Berlusconi e, quella mattina, ha partorito un decreto legge «per inquinare meglio e di più», denunciano le associazioni ambientaliste. A partire da Taranto dove, se mai ce ne fosse bisogno, le fotografie scattate negli ultimi giorni raccontano di una città sempre più avvolta in una nebbia fitta e pericolosa di fumi tossici dell´Ilva. La pietra dell´ultimo scandalo è appunto questo decreto legge con il quale si sospende una vecchia legge, valida dal primo gennaio del 1999, che poneva il limite di un nanogrammo al metrocubo di emissioni di benzoapirene.Fino al 31 dicembre del 2012, dice il decreto legge pubblicato il 15 settembre, nelle città superiori ai 150mila abitanti invece non ci sarà più alcun limite. Libertà assoluta di inquinare.
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“La decisione assunta dalla più importante agenzia di rating internazionale, la Standard & Poor’s, di rialzare l’outlook dell’Acquedotto Pugliese, portandolo da “stabile” a “positivo”, evidenzia ancora una volta l’importanza ricoperta dal Piano d’Ambito approvato nell’ottobre del 2009” : lo ha detto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, commentando l’annuncio con cui la Standard & Poor’s, primaria agenzia di rating internazionale, ha comunicato di avere rivisto al rialzo l’outlook dell’Acquedotto Pugliese proprio a seguito dell’approvazione del nuovo Piano d’Ambito da parte dell’ATO Puglia, che prevede investimenti per un miliardo e cinquecento milioni di euro.
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«Sa risvegliare la passione politica, la voglia di lottare, di sperare e sa togliere la polvere dai nostri cuori». La cantante Fiorella Mannoia - in una intervista pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano - non ha dubbi. Voterà Vendola. «Sono stanca di votare contro, vorrei votare per chi sa opporre parole, a cui seguono decisioni, per chi abbia un programma semplice e chiaro. Spero che Vendola si candidi alle primarie per poter scegliere.
Leggi tutto: «Basta con il caos del Pd. Voterò Nichi» Fiorella Mannoia elogia il governatore
“Ancora una penalizzazione per la Puglia, ancora un percorso “discutibile” da parte del governo nazionale, ancora una elusione delle indicazioni comunitarie, ma anche di una Legge dello Stato”. Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno sulla notizia della bozza di modifica al regolamento del Ministero della Salute, che chiuderebbe di fatto ogni speranza per l’attivazione a Foggia dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare. “Quella stessa speranza - commenta Stefàno - a cui abbiamo guardato dopo l’incontro di giugno con la delegazione istituzionale di Foggia ed il sottosegretario Gianni Letta, il quale aveva assunto l’impegno di seguire l’iter parlamentare del decreto in discussione in quei giorni, per scongiurare la definitiva indicazione dell’Authority tra gli enti inutili confermando l’indicazione di Foggia quale sede dell’Authority e di chiedere al governo l’approvazione dei provvedimenti attuativi per la sua definitiva attivazione”.
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Immigrazione, lo straniero in difficoltà in gravi difficoltà economica con permesso di soggiorno temporaneo ha diritto al sussidio del comune anche se le risorse sono scarse.
La sentenza 6353 resa in data di ieri dal TAR della Lombardia in merito ai diritti degli immigrati ed alle pari opportunità tra soggetti disagiati riveste particolare importanza secondo Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” anche perché giunge dal Tribunale Amministrativo di un territorio che può essere considerato la roccaforte della Lega Nord ed in un momento in cui gli amministratori locali del movimento padano premono per l’eliminazione di ogni beneficio o sussidio per lo straniero.
«Il nemico è naturalmente il leghismo che odia il Sud, ma è anche il ministro Fitto che pensa di scaricare sulla Puglia le vendette che lui cova nei miei confronti». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), parlando poco fa con i giornalisti, mentre è in corso il Consiglio regionale della Puglia sul piano di rientro dal deficit sanitario e sul blocco del processo di internalizzazione e stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità. L'ACCUSA - «Il governo centrale - ha spiegato Vendola - ci impone di bloccare i processi di internalizzazione e stabilizzazione dei lavoratori esternalizzati, cioè ci impone di bloccare un processo virtuoso che portava a emersione il lavoro in condizioni talvolta semischiavistico; portava a legalità ciò che troppo spesso è confinato nel buio, restituiva diritti ai lavoratori, e ci consentiva di risparmiare e di migliorare la qualità del servizio».
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