Nel Lazio la maggioranza che sostiene il neopresidente Renata Polverini rischia grosso. L'Udc resta fuori dalla Giunta (almeno per ora) e il 10 maggio, quando si terrà il primo Consiglio regionale, potrebbe esserci il «ribaltone». Sì, perché la matematica non è un'opinione: la coalizione della Polverini senza l'Udc ha 38 seggi, escluso il governatore (18 tra listino e Pdl, altri 18 lista civica e 2 La Destra). Gli altri (centrosinistra e Udc) arrivano a 35. Soltanto tre voti di differenza. Ma non è tutto. Il consigliere Pascucci, eletto nella formazione della Polverini, uscirà dalla Civica per creare il gruppo Mpa. Dunque 37 voti contro 36. Basterebbe la defezione di qualcuno o un franco tiratore per eleggere alla poltrona più alta della Pisana anziché Mario Abruzzese (Forza Italia), Bruno Astorre (area cattolica del Pd), candidato dell'opposizione. È qualcosa di più di uno scenario: l'intesa con l'Udc è lontana.
E’ una giunta con cinque new entry e nove conferme quella voluta da Nichi Vendola: “Sono tutte persone competenti – precisa il presidente – io sono per esercitare i diritti di cittadinanza in maniera paritaria, e per questo vi presento una giunta con sette uomini e 7 donne”. Loredana Capone, la salentina del Pd in quota Michele Emiliano riottiene praticamente tal quale la delega allo sviluppo economico nelle sue mani da luglio 2009 dopo l’addio alla giunta di Sandro Frisullo: “Non vedo perché non avrei dovuto riconfermarla – spiega Vendola – lei è espressione del principale partito della mia coalizione”. “Voglio essere incisiva – spiega la Capone – le donne devono lavorare per la Puglia intera e per far emergere i talenti, per evitare l’emigrazione forzata. Insieme si può, insieme si può fare”.
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Stiamo costruendo una rete di protezione e inclusione intorno agli immigrati e ai loro nuclei familiari, intessuta di servizi, opportunità, strumenti di partecipazione. È il punto di Elena Gentile, assessore pugliese alla solidarietà, sulla legge regionale che ha previsto norme per garantire accoglienza, convivenza civile e integrazione agli extracomunitari in Puglia. Una iniziativa normativa che non si limita a fissare principi, ma cerca di strutturare strumenti di intervento, istituendo la consulta regionale degli immigrati e un osservatorio regionale per i flussi migratori, prevedendo servizi di mediazione culturale e interculturale, introducendo norme in materia di assistenza sanitaria, di inserimento lavorativo, di istruzione e formazione professionale.
I voti oggetto della presunta compravendita non gli hanno permesso di ottenere un posto in Consiglio regionale, ma Fedele Lovino (Pdl) è comunque indagato per voto di scambio. Il nome del già consigliere comunale di Canosa e provinciale della Bat figura ora nel registro degli indagati della Procura di Trani dopo il servizio delle «Iene», che ha rivelato appunto la compravendita di consensi attuata attraverso un fotografo di Barletta, Rino Dibenedetto, al cui studio si rivolgevano quanti erano interessati a vendere il loro voto. I consensi, secondo quanto fa intendere il servizio, venivano comprati da Dibenedetto (il «procacciatore») proprio per Lovino, entrambi indagati quindi per voto di scambio.
Dopo la proclamazione avvenuta nella Corte d’Appello di Bari, Nichi Vendola ha nominato oggi la nuova Giunta Regionale. ‘Deve essere la giunta più capace di dare risposte al senso di quel voto che è stato un evento straordinario per il centrosinistra in Puglia - ha commentato il Governatore - una giunta con un’idea ancora più spigliata di cambiamento’.
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BARI - Prove di dialogo. O meglio: tentativi di costruire qualcosa di nuovo che, a differenza delle fasi convulse pre-elettorali, non preoccupa perché tempi e contenuti del confronto saranno scanditi dalle scelte programmatiche. Nichi Vendola, governatore della Puglia, ha voluto inaugurare la stagione degli «incontri di cortesia» aprendo le porte del suo ufficio ad Adriana Poli Bortone, leader del movimento Io Sud, Angelo Sansa, coordinatore regionale dell’Udc (accompagnato dai neo consiglieri regionali) e Michele Rizzi, di Alternativa Comunista. «È stata un’esperienza simpatica— ha spiegato Poli Bortone appena terminato il faccia a faccia — nata in maniera chiara e trasparente. Ho risposto all’invito di Vendola anche per ricordare quelle che rimangono le scelte portate avanti in campagna elettorale: la crescita della Puglia e il sostegno al sistema imprenditoriale e all’occupazione.
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