Nell'Italia dell'Umberto di Savoia e del Pupetto si è veramente perso il senso delle cose. Qualcuno sa spiegare, perchè mai il Governo in carica era in piazza a manifestare contro Di Pietro contro Bersani e contro i PM? Non mi pare che governino nè DI Pietro nè Bersani e nemmeno i PM che svolgono da sempre con imparzialità il loro lavoro. Forse qualcuno dirà che manifestano per le liste escluse del PDL in Provincia di Roma, ma allora con chi devono prendersela se non con se stessi? E' solo colpa loro se non si sono presentati in orario all'ufficio elettorale della Corte d'Appello. E sono nel torto visto che hanno perso sei o sette ricorsi al TAR nonchè, notizia di poco fa, il ricorso al Consiglio di Stato...
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"L'acqua è di tutti, non si vende". Con una goccia disegnata sul viso, anche come fosse una lacrima, in migliaia - 200mila secondo gli organizzatori - sono scesi in piazza a Roma per protestare contro la privatizzazione del servizio idrico. Con lo slogan "Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni" è partito il corteo da piazza della Repubblica diretto in piazza Navona. In prima fila i gonfaloni delle città, da Napoli a Bassano a Modica, portati dai vigili urbani degli stessi comuni, mentre i politici, su richiesta degli organizzatori sono rimasti in fondo. Tra loro singoli cittadini, decine di sigle e organizzazioni, sindacati e partiti che hanno aderito alla manifestazione. Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua, promotore dell'iniziativa, punta su una partecipazione di centomila persone.
TARANTO - Giancarlo Cito rischia una nuova condanna a sei anni di carcere per concussione. Questa la richiesta del sostituto procuratore generale Antonella Montanaro che ieri ha preso la parola al processo in Corte d’Appello a carico dell’ex parlamentare jonico e dell’ex dirigente comunale, architetto Vincenzo De Palma, riguardante presunte richieste di tangenti per favorire il progetto di costruzione di un porticciolo turistico a San Vito presentato dalla Dirav nel 1996. In primo grado l’ex sindaco di Taranto fu assolto «perché il fatto non sussiste» mentre le contestazioni nei confronti dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale De Palma furono modificate (da concussione a corruzione) e dichiarate prescritte. Non è d’accordo il pubblico ministero Maurizio Carbone che ha fatto appello contro quella sentenza con la quale fu condannato solo l’ex assessore Girolamo Cellamare a sei mesi di carcere per intralcio alla giustizia.
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Secondo le notizie diffuse da numerosi organi di informazione locali ed anche nazionali e secondo conferme provenienti da organi istituzionali, in una riunione svoltasi alla fine del mese di dicembre 2009 la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente ha espresso parere favorevole all’impianto di rigassificazione progettato a Brindisi in località Capo Bianco e quindi nel porto, a ridosso del centro abitato e in una zona dichiarata ad elevato rischio ambientale dove insistono inoltre numerosi impianti a rischio di incidente rilevante.
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