Il cuore di Lecce torna a pulsare di storia, memoria e tradizioni con l’VIII Festival Internazionale della Public History, da oggi 1 dicembre fino al 4 dicembre 2025. Un’edizione speciale che porta come tema conduttore “Lu rusciu della storia. Radici e riti: viaggio nelle tradizioni”, un invito a esplorare la ricchezza del patrimonio culturale e immateriale attraverso riti, celebrazioni, racconti comunitari e identità territoriali.
L’evento è promosso da Pro Loco Lecce – APS nell’ambito dell’Heritage Hub, progetto sostenuto dal Consiglio regionale della Puglia, e nasce dal lavoro pionieristico del CESRAM di Lecce, che ha fondato e organizza il Festival. L’iniziativa è realizzata con il supporto e il patrocinio dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH), dell’International Federation for Public History (IFPH), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comune, della Provincia e della Prefettura di Lecce.
Un Festival diffuso nel cuore della città
Il Festival si svolgerà presso il prestigioso Ex Convitto Palmieri di Lecce, che ospiterà sessioni di studio, incontri con esperti, ricercatori, studiosi, istituzioni e operatori culturali provenienti da tutta Italia. Un luogo simbolico e aperto, ideale per fare della memoria un patrimonio condiviso e accessibile.
Un viaggio tra storia, riti, saperi e comunità
L’inaugurazione, prevista per il 1° dicembre, sarà impreziosita dal suggestivo corteo storico “Alla corte della regina Maria d’Enghien”, realizzato con la collaborazione del Dott. Antonio Mazzeo e degli studenti dell’IISS Don Tonino Bello. Seguiranno i saluti istituzionali e la cerimonia di consegna delle chiavi del Festival.
Ogni giornata (1–4 dicembre) proporrà sessioni di studi tematiche dedicate a riti, culti, tradizioni popolari, feste patronali, confraternite, memorie sonore, genealogie, archivi storici e percorsi di ricerca legati al patrimonio identitario dei territori. Interverranno docenti universitari, ricercatori, istituti scolastici, associazioni e professionisti del settore culturale.
Eventi collaterali e mostre
Accanto al programma accademico, il Festival offrirà un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico:
Un grande lavoro di rete
Il Festival coinvolge decine di istituti scolastici, associazioni culturali, enti di ricerca, artigiani e realtà locali che contribuiscono a restituire alla comunità un mosaico culturale vivo, partecipato e capace di valorizzare identità e memorie condivise.
Informazioni utili
Lecce è raggiungibile tramite:
Contatti Festival
Ex Convitto Palmieri – Piazzetta G. Carducci, Lecce
Tel: +39 0832 373576
Referenti:

Una nuova sede intesa come spazio di confronto e aggiornamento professionale. Inaugurata a Sammichele di Bari (in via degli Alterocca, 2) la Casa dei Fisioterapisti, un luogo pronto ad accogliere gli iscritti dell’Ordine di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto. Nelle tre province sono oltre 3mila, rappresentando uno degli ordini più numerosi a livello nazionale.
Il Consiglio comunale di Alberobello, nella seduta del 26 novembre, ha approvato la mozione a sostegno dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole e per il ritiro del DDL 2423 – noto come DDL Valditara – attualmente in discussione in Parlamento.
Ultimo appuntamento giovedì 4 dicembre 2025, alle ore 20.30, presso la Distilleria di San Cesario di Lecce, della stagione 2025 della rassegna Teatri a Sud, ideata e proposta da Astràgali Teatro. In scena la compagnia Diaghilev di Bari con “Pierre e Jean”, l’adattamento, a cura di Massimiliano Palmese, con la regia di Rosario Sparno, del romanzo di Guy de Maupassant, che mette in scena, con l’interpretazione di Paolo Panaro e Roberto Petruzzelli, una drammatica crisi familiare.
Prende il via lunedì 1° dicembre, dalle 18 alle 20, presso la sede dell’ASC - Archivio Sonoro di Comunità nel Museo Civico di San Cesario di Lecce, il Ricettario Straordinario, Laboratorio esperienziale transgenerazionale fra voce, suono e movimento, creato all’interno del progetto “Da qui si vede tutta la città”.
Erano oltre 15mila i runner che hanno invaso le strade del capoluogo lombardo per questa edizione della Milano21, ultima tappa di FollowYourPassion 2025, che ha avuto la colonna sonora delle band Rockin’ 1000, distribuite in 10 strategici punti lungo il percorso cittadino.
Grande successo, quindi, per il progetto Rock Your Race, che unisce il mondo della corsa a quello della musica, binomio perfetto e particolarmente gradito da partecipanti e pubblico.
Nonostante un clima decisamente invernale, con temperature sotto lo zero, il sole ha voluto premiare i tantissimi concorrenti che si sono presentati al nastro di partenza di questa edizione della Milano21, tra cui nomi illustri come il primatista italiano della mezza maratona, l’azzurro Yeman Crippa del GS Fiamme Oro Padova (che ha voluto essere presente, ma che non ha potuto partecipare poiché impegnato tra 2 settimane alla Maratona di Valencia), l’Assessore allo Sport, Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano Martina Riva e il celebre ex calciatore del Milan Massimo Ambrosini.
Molto soddisfatto il Direttore Generale di MG Sport, Andrea Trabuio, per la grande presenza di iscritti, 7mila dei quali provenienti dall’estero, che ha evidenziato come valore aggiunto la presenza dei Rockin’ 1000 a regalare energia a tutti i partecipanti.
La gara ha visto momenti di grande sport, nonostante il prudente ritiro dell’attesissimo primatista italiano di maratona Yohanes Chiapparelli che ha dovuto abbandonare al 13mo chilometro per un fastidio muscolare e che ha lasciato strada al keniano Raymond Cheruiyot che ha mantenuto la testa fino al traguardo tagliato dopo 1h03’22” seguito da Riccardo Mugnosso (1h05’16”) e dal croato Novosel Tomislav (1h05’30”).
In campo femminile, dopo il ritiro di Rebecca Lonedo, via libera per la primatista polacca Elzbieta Glinka capace di sgretolare – col tempo di 1h10’49” – il proprio primato personale di quasi due minuti.
Alle sue spalle, dopo un finale combattutissimo, la finlandese Nina Chydenius ha avuto la meglio per tre soli secondi sull’italiana Sara Bottarelli, in testa alla gara per i primi 10 km.
Nella 10km vittorie per Zahir Zohair in campo maschile e per Cristina Molteni in campo femminile.
Molto apprezzata la parte musicale che ha visto in 10 punti lungo il percorso le band di Rockin’ 1000 regalare note ed energia ai concorrenti e ai tantissimi spettatori. E’ la prima volta che la più grande rock band del mondo si unisce ad una gara podistica.
Il rock a fare da colonna sonora col classic rock dei Rolling Stones (Sympathy For The Devil), degli Steppenwolf (Born To Be Wild), di David Bowie (Heroes, ma nella versione dei Motörhead), dei Clash (Should I Stay Or Should I Go) e dei The White Stripes (Seven Nation Army).
Ma anche il grunge dei Nirvana (Smells Like Teen Spirit), dei Foo Fighters (All My Life) e dei Rage Against The Machine (Killing IN The Name), oppure il rock alternativo di The Smashing Pumpkins (Bullet With Butterfly Wings) più dei medley dedicati a Black Sabbath e Green Day fino ad arrivare al classicissimo We Will Rock You dei Queen.
Pubblico e concorrenti hanno apprezzato parecchio questa iniziativa collaterale con la speranza possa diventare un punto fisso per le prossime maratone.