TARANTO - «Ha fatto tutto lei». Michele Misseri torna a parlare. Sette lunghe ore per ricalibrare ulteriormenti le confessioni rese al procuratore aggiunto Pietro Argentino e al sostituto Mariano Buccoliero sull’omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana lo scorso 26 agosto. È un confronto a sorpresa quello che Misseri ha avuto ieri pomeriggio con i magistrati e i carabinieri, un confronto al quale hanno partecipato in un secondo momento anche il procuratore capo Franco Sebastio e il comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Di Blasio.
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Anche la Suprema Corte si dimostra intransigente sull'evasione fiscale. Secondo la sentenza n. 38619 del 3 novembre 2010 rischia la reclusione da sei mesi a due anni chi non versa l’iva dichiarata, se il mancato pagamento si estende oltre il 27 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento. Per Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” la decisione in esame è importante anche per il calcolo temporale del comportamento omissivo anche per la verifica di applicazione del beneficio dell’indulto. Il Tribunale di Ancona, infatti, aveva applicato questo beneficio nei confronti di un uomo che non aveva versato l’iva dichiarata nell’anno 2005.
Il grande slam svanito per un soffio. Ma la stagione del karateka barese Michele Giuliani merita comunque un bel 10 e lode. Dopo l’oro italiano ed europeo, lo scorso sabato 30 ottobre Giuliani ha conquistato l’ennesimo metallo pregiato della sua carriera sul tatami, l’argento ai Mondiali di Belgrado, nella categoria -60 kg. “Peccato per la finale persa – esclama Giuliani – ma la soddisfazione è e resta enorme. Ovviamente, da campione europeo in carica, avevo una grande pressione addosso. Aggiungete la formula massacrante della competizione, che ci ha concesso un solo giorno di riposo tra le qualificazioni (5 combattimenti) e le fasi finali… Ma l’obiettivo era approdare in finale e aver conquistato addirittura l’argento rappresenta un’impresa che mi riempie di orgoglio”.
La crisi del comparto agricolo pugliese e le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel suo tessuto produttivo deve essere oggetto di discussione dell'assemblea regionale, per dare delle risposte concrete alle tante aziende del comparto che vivono momenti di grande difficoltà. Il comparto agricolo rappresenta da sempre un settore strategico, radicato e ad alto potenziale qualitativo per l'economia della Regione Puglia,nella sola Provincia di Taranto si contano ben 37.000 addetti che operano nel settore agricolo, per un totale di quasi 7.000 aziende. In numerose zone della nostra Regione, il lavoro agricolo rappresenta ancora l'unica fonte di reddito per numerose famiglie, ma adesso data la crisi congiunturale del sitema produttivo ben l'80% degli imprenditori agricoli pugliesi risulta essere indebitato con gli istituti di credito.
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Le dichiarazioni del presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune di Lecce, Antonio Marotta, rese come precisato a titolo personale, e dell’assessore al Bilancio, Attilio Monosi, apparse ieri ed oggi rispettivamente su “Il Paese Nuovo” e “Nuovo Quotidiano di Puglia”, non possono restare parole al vento. Si passi ai fatti: il Comune annulli in autotutela tutti gli avvisi di accertamento prescritti. Una leggerezza, per essere benevoli, quella dell’ufficio tributi e fiscalita’ locale: far notificare avvisi di accertamento per anni precedenti al 2005 che -si ribadisce- in assenza di atti interruttivi sono ampiamente prescritti.
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“Regione Puglia e Provincia di Foggia devono finalmente elaborare una strategia operativa e realizzare le opere necessarie a scongiurare il ripetersi dell’allagamento degli arenili della riviera meridionale”. Di fronte all’ennesima emergenza economica e ambientale negli agri di Manfredonia, Zapponeta e Margherita di Savoia, Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, sollecita “una piena assunzione di responsabilità da parte degli enti territoriali competenti in materia di agricoltura e difesa del suolo”. Per l’immediato, “ho contattato personalmente l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Fabiano Amati, per verificare in che termini possa essere attivata la rete pugliese della Protezione Civile”. Anche la “condivisibile richiesta” di costruire un’idrovora sul torrente Peluso “agevolerebbe le operazioni di prosciugamento dei campi allegati – sottolinea Bordo – ma non impedirebbe il replicarsi dell’emergenza”.