MOTTOLA - Approvato il bilancio di previsione 2010 al Comune di Mottola. A favore ha votato la maggioranza di centrodestra compatta, mentre l’opposizione di centrosinistra ha espresso forti critiche, come daltronde era prevedibile, votando contro. Per il sindaco Giovanni Quero si tratta di un documento contabile che non tocca le tasche dei cittadini, nonostante le ristrettezze ormai risapute che stanno condizionando la vita amministrativa di tutti i comuni d’Italia. «Abbiamo rispettato - dice Quero - i parametri del patto di stabilità e ancora una volta le previsioni del programma».
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MARTINA FRANCA. La fruttivendola che si scaglia contro quello che ritiene l'immobilismo comunale. L'imprenditore nel settore oleario, che dà la patente di incapaci a destra e manca, per chi si trova in ruoli dirigenziali, e amministrativi, dalle parti di palazzo ducale. Ma tanto tanto altro, è stato la manifestazione di ieri mattina a Martina Franca, con un buon numero di persone (circa 150 secondo la comunicazione alla questura, circa 400 secondo altre stime) che hanno preso parte al corteo partito da piazza Crispi e organizzato da due imprenditori, Antonio Filomeno Lafornara e Angelo Perta. I quali, sul palco di piazza XX Settembre, arrivo del corteo, hanno illustrato il senso della loro iniziativa: un richiamo, "civile" ha sottolineato Lafornara, delle forze produttive della città nei confronti di una politica che non decide e con le sue mancate decisioni, questa città sta danneggiando, sostengono gli imprenditori.
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Rendere omaggio alla Festa del Lavoro, ripartendo dal lavoro delle donne. Dalle donne che hanno saputo dimostrare che lì dove maggiore è la loro presenza, maggiore è la qualità del vivere sociale. E’ l’invito che arriva dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Puglia, Serenella Molendini e dal neo assessore al lavoro, Elena Gentile, insieme, in conferenza stampa per rendere ancor più evidente che i risultati raggiunti in questi ultimi anni in termini di welfare dalla Puglia, sono solo il punto di partenza per obiettivi ancor più ambiziosi. E se i dati dell’ultimo anno lanciano segnali di allarme per quel che riguarda la marginalizzazione del lavoro femminile, se maggiore è il numero dei contratti precari, più forte è l’impegno promesso.
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“Dal comunicato del Ministero per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione e da notizie stampa, si apprende che il Consiglio dei Ministri questa mattina ha deciso di impugnare presso la Corte Costituzionale due leggi della Regione Puglia. “In particolare sarebbero oggetto della impugnativa alcuni articoli del cosiddetto Omnibus Sanità (Legge Regionale n.4 del 25.2.2010) relativi alla stabilizzazione degli ex-LSU e del transito in società 100% partecipate pubbliche (cosiddette società in house) dei lavoratori di cooperative o di imprese affidatarie di servizi da parte delle Aziende Sanitarie pugliesi. “Rispetto al primo problema, si rileva che la normativa nazionale relativa agli LSU ha connotazioni specifiche che non possono essere ricondotte all’interno sia dei Contratti Collettivi di Lavoro sia delle normative che stabiliscono il pubblico concorso come unica forma di reclutamento nella Pubblica Amministrazione. La stessa figura di LSU è dal suo nascere configurata in modo separato.
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Su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, il Consiglio dei ministri riunitosi questa mattina ha deciso di impugnare presso la Corte Costituzionale due leggi della Regione Puglia in materia di organizzazione del lavoro pubblico. "In violazione del riparto di competenza tra norme statali e disciplina regionale - si spiega in una nota - la legge regionale n. 4 del 2010 consente infatti la stabilizzazione di oltre 8000 precari tra dirigenti medici e personale ex Lsu e proroga gli effetti delle procedure di stabilizzazione previste dalla precedente normativa regionale, ampliando cosi' i destinatari delle stesse. Inoltre, consente l'illegittimo inquadramento di personale proveniente da imprese o societa' cooperative all'interno di societa', aziende o organismi della Regione Puglia in violazione della richiamata disciplina statale in materia di stabilizzazioni.