Non un’appartenenza, ma una scelta politica netta, è quel che si richiede a gran voce e con accennati sussurri nei corridoi di Palazzo Dogana al Presidente della Provincia di Foggia, l’onorevole Antonio Pepe. Le ultime novità in casa Pdl sono allarmanti. Chi conosce bene il notaio asserisce che egli non abbia nessuna intenzione di stravolgere l’assetto della sua squadra.
In Puglia il centrosinistra vince ad Acquaviva delle Fonti, a Roseto Val Fortore, a Latiano dove la coalizione di liste civiche, Idv e Sinistra Ecologia Libertà vince sul candidato del Pd-Udc-Verdi, , il centro con la coalizione Partito Socialista - Udc e Io Sud vince a Galatina piuttosto nettamente con il 60% (probabilmente con i voti provenienti ovviamente dal centrosinistra) mentre sempre il centro con un pizzico di sinistra, in coalizione Udc-Verdi-Idv vince a San Pietro Vernotico sul candidato del PD. Il centrodestra invece vince a Cerignola,San Vito dei Normanni e vince di misura a Ceglie Messapica (per soli 77 voti). Mentre in Basilicata si votava solo a Matera dove il candidato della sinistra (sel, idv, verdi, civica, pd, rifondazione, Psi, Udc) vince sul candidato di IoSud. Vediamo in dettaglio i consigli comunali...
CARLANTINO – Il paese della diga riparte dalle donne. Il nuovo sindaco, un Consiglio comunale rinnovato e la nuova Giunta comunale di Carlantino si sono insediati ufficialmente. Il primo cittadino, l’ingegnere 43enne Dino D’Amelio del PD, ha varato un esecutivo al femminile: alle donne vanno tre assessorati su quattro. Ivana D’Amelio, che ricoprirà anche l’incarico di vicesindaco, si occuperà di Bilancio, Programmazione, Sanità e Turismo; Antonietta Miranda è la nuova titolare delle deleghe a Politiche Sociali, Istruzione e Cultura; ad Antonietta Capozio, invece, è stata assegnata la responsabilità dei settori attinenti ad Ambiente e Territorio. Antonio Pinto, assessore alle Attività Produttive, completa la squadra assessorile. Il sindaco, inoltre, ha voluto attribuire impegni specifici senza portafoglio anche agli altri consiglieri che compongono la maggioranza di centrosinistra: Michele Pepe per i Lavori Pubblici, Giovanni Campanelli per l’Urbanistica, Eugenio Savastano per l’Agricoltura e Pasquale Polselli allo Sport.
Archiviate le elezioni regionali, a palazzo Dogana torna in primo piano il tema delle deleghe scoperte da tempo - Turismo e Lavori Pubblici - o che lo saranno a breve, e cioè il Bilancio e Programmazione. Leo Di Gioia attende solo la proclamazione ufficiale consigliere regionale per far partire la lettera di dimissioni da assessore provinciale. Ma il presidente Pepe, visto il quadro generale che si è delineato in piazza XX Settembre, sembra obbligato, più che a qualche sostituzione, a procedere con un più ampio e difficile rimpasto di giunta. Con le regionali gli equilibri interni al Pdl sono cambiati. Insieme a Lucio Tarquinio, gli azionisti di maggioranza del partito - con l'elezione in via Capruzzi di Gatta e Di Gioia - sono lo stesso Pepe e Salvatore Tatarella, che non nasconde l'ambizione di tornare ad essere leader di calibro regionale.
Castelli ci ha perso la faccia e questo e' il meno, non aveva molto da esibire, ma la sconfitta brucia.La sconfitta e' nata, come nasceranno le altre, nel profondo tessuto leghista perche', i comuni governati dai leghisti, sono gli unici a vivere sulla propria pelle le contraddizioni della lega del fare. Come tutte le cose semplici, evidenti, sono difficili da percepire ma il viverle sulla propria pelle magari con qualcuno che le mette in evidenza aiuta, ci si arriva prima.Considerati i tempi del leghista medio.La lega a Roma taglia i finanziamenti ai comuni, e poi torna a casa a gridare Roma ladrona.La lega del nord critica i ladroni che ha mandato a Roma a fare i ministri.