Intervista all’assessore all’Ecologia uscente, Onofrio Introna, nonché segretario del Psi in Puglia, alleatosi con Sinistra, Ecologia e Libertà. Rieletti i 3 consiglieri uscenti più un quarto. In ballo Calò nel Salento.
Assessore Onofrio Introna, il centrosinistra resta alla guida della Regione Puglia sino al 2015. Ma quando cominceranno le trattative per la formazione della nuova giunta?
“Perché si possa avviare questo iter non si può prescindere dal presidente. Nichi Vendola, come noto, rientrerà dopo il 15 aprile. Prima di allora tutto sarà puro chiacchiericcio”.
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Sospesi alla proclamazione degli eletti, al responso che arriverà dalla Corte d'Appello di Bari. Il rebus sul numero dei consiglieri regionali della legislatura che sta per cominciare è da ieri formalmente all'attenzione dell'ufficio elettorale centrale. Il governatore pugliese Nichi Vendola e il presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, hanno affidato al capo dell'Avvocatura regionale Nicola Colaianni e al segretario generale del Consiglio, Silvana Vernola, il compito di sollevare un quesito all'istituzione che dirà l'ultima parola sul "giallo" dei numeri.
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Una batosta così non se l’aspettava nessuno nel quartier generale di At6. Già, At6 e non “I Pugliesi per il Presidente”. Perché quel simbolo, nato per le Regionali e subito morto, non era mai piaciuto a nessuno: dai più fedeli ai simpatizzanti occasionali. Forse nemmeno l’onorevole Giancarlo Cito vi aveva riposto fiducia. Come al solito aveva preferito spendersi personalmente, per se e per suo figlio Mario (il vero candidato), con la sovraesposizione mediatica, le litanie del “quando ero sindaco io”. Tutta la fenomenologia tipica del personaggio, insomma. Non è bastato. In poco più di sette mesi, infatti, il livello di popolarità politica di Cito è passato da invincibile a trascurabile, da 30mila a 7mila voti. Con un tradimento che mai si sarebbe aspettato: quello della città che gli ha regalato quel titolo cui tiene così tanto.
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MILANO - Arresti domiciliari all’ex presidente della commissione urbanistica di Palazzo Marino ed ex consigliere comunale milanese Milko Pennisi, che ha patteggiato la pena di due anni e dieci mesi di reclusione. Lo ha deciso il gip milanese Gaetano Brusa, che ha ritenuto congrua la pena concordata tra pm e difesa. Pennisi ha restituito i 10mila euro della tangente e spontaneamente ha devoluto al Comune di Milano la cifra simbolica di 5 mila euro. Pennisi era stato arrestato per concussione, in flagranza di reato, l’11 febbraio scorso, mentre incassava 5mila euro, la rata di una tangente di 10mila dall’imprenditore Mario Basso. Pennisi infatti venne arrestato in seguito a una denuncia dello stesso Basso mentre, non lontano da Palazzo Marino, intascava 5 mila euro, cioè la seconda tranche della tangente (guarda il video).
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ROMA – Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha respinto le dimissioni del ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto. Dopo aver rassegnato le dimissioni - in seguito alla sconfitta del Pdl in Puglia - il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto è oggi assente dalla riunione del Consiglio dei ministri. Il Cdm riunito a palazzo Chigi, secondo quanto era trapelato già ieri da un mini vertice del Pdl nella residenza di Berlusconi, aveva appunto lo scopo di respingere le sue dimissioni.
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