Si terrà venerdì 23 settembre 2016, presso il Best Western Plus Leoni di Messapia Hotel, la serata di premiazione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’ indetto dalla casa editrice Edizioni Città Futura di Lecce. La competizione nasce con l’obiettivo di esaltare le bellezze del territorio e della cultura salentini attraverso racconti ambientati in quelle terre che si estendono tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Ogni partecipante ha il compito di redigere una breve storia, senza limiti nella scelta del genere, con l’unico obbligo di svilupparlo nel Salento con chiari riferimenti alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi. Gli elaborati vengono giudicati da una commissione di esperti che individua i dieci migliori racconti i quali verranno poi successivamente pubblicati in un unico volume intitolato proprio ‘Salento Quante storie’. Sono poi i lettori del libro a scegliere il vincitore assoluto tra i dieci autori eletti dalla giuria. Sebbene nata da poco, nell’ultimo periodo l’iniziativa è cresciuta notevolmente sia in termini di adesioni che di qualità degli scritti, segno questo dell’importanza che sta acquistando sempre più nell’ambito culturale. Durante la serata di premiazione verrà resa nota la terna dei tre autori più votati dai lettori tra quelli che sono stati considerati più meritevoli dalla commissione esaminatrice nella terza edizione del concorso. Tra questi poi verrà ufficialmente presentato il vincitore assoluto di ‘Salento Quante Storie 3’. Nella stessa occasione si conosceranno i dieci migliori autori della quarta edizione, i cui racconti andranno a comporre il libro ‘Salento Quante Storie 4’, mentre, nella parte finale della cerimonia, l’editore Maurizio Meo presenterà la quinta edizione del concorso che sta per partire nei prossimi mesi con l’apertura delle iscrizioni. L’evento sarà allietato da momenti musicali a cura di Antonio Cotardo. Un progetto editoriale importante, dedicato non solo a chi ama scrivere, ma anche a chi adora leggere, e che dona la possibilità a coloro che sono dediti alla scrittura di avere un proprio spazio in cui dare sfogo al proprio talento e alla propria creatività. L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Lecce, del Comune e della Provincia di Taranto e si svolgerà alle ore 18.00 presso il Best Western Plus Leoni di Messapia Hotel sito sulla Strada Provinciale Lecce- Cavallino, 32. L’ingresso è libero. Per maggiori info: Città Futura s.r.l. viale Finlandia 9/11, Lecce www.edizionicittafutura.com
Percorso Enogastronomico a suon
di Rock Italiano a Fragagnano.
Un percorso enogastronomico nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking”
per le vie del paese, all’insegna della buona tavola, del cibo locale e della musica rock
Fragagnano (Ta) - Venerdì 16 Settembre alle ore 21.00, le vie adiacenti alla Piazza Centrale, intitolata a Regina Elena del Comune di Fragagnano, saranno prese d’assalto da concittadini e turisti amanti della buona e sana cucina locale, grazie alla presenza effettiva di un percorso enogastronomico studiato ad hoc, nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking”.
Lo show cooking, dall’espressione tipicamente anglosassone, indica principalmente uno show televisivo e non, di vero e proprio intrattenimento culinario, in cui, in modi molto differenti, si parla di cibo, prodotti locali, enogastronomia e mentre si cucina. Lo show cooking, nasce, come suggerisce il nome, dalle numerose “food tv” del mondo anglosassone, è diventato un fenomeno diffuso e molto apprezzato dagli appassionati e cultori della buona cucina, i cosiddetti “foodies”.
Da qualche anno a questa parte, il Gambero Rosso ne ha fatto un format televisivo: la gente cena in una sorta di anfiteatro al chiuso o all’aperto, che, al posto delle gradinate ha i tavoli e al posto del palco ha il tavolo da cucina con lo chef, ivi si alternano cuochi di tutte le tipologie e il conduttore, nonché uno chef. L’evento in questione, nato dalla collaborazione tra l’attuale amministrazione comunale, guidata dal neo Sindaco Dr.Giuseppe Fischetti della Lista Civica denominata “Fragagnano 2 Punto Zero” e l’associazione turistica ProLoco di Fragagnano, guidata dal presidente Antonio Todaro, nasce proprio per valorizzare e mettere in luce la sana cucina bio utilizzando materie prime di ottima qualità a km 0, nonché locali. Da come affermano il neo sindaco il Dr. Giuseppe Fischetti e il Consigliere delegato alle Attività Produttive: « Il turismo enogastronomico è quella forma di turismo volta all'esplorazione delle realtà enogastronomiche di una particolare regione tra cui la splendida Italia. Tra le altre attività, questa tipologia di turismo, presterà particolare attenzione nel far frequentare ristoranti e trattorie che propongono piatti tipici, prodotti locali e vini del territorio, nel visitare cantine e aziende agroalimentari aperte al pubblico». Continuano dicendo: « L'Italia, grazie al proprio variegato e ricco patrimonio enogastronomico, è una delle nazioni in cui questa tipologia di turismo è maggiormente praticata e soprattutto praticabile». L’attenzione del mondo del turismo per i prodotti agroalimentari di qualità, non è certamente un fenomeno recente, ampiamente percepibile dal proliferare di proposte enogastronomiche sempre più strutturate e complete. È sufficiente pensare agli itinerari tematici sviluppatisi in tutte le regioni italiane negli ultimi anni, ma anche alle numerosissime destinazioni turistiche che cercano di caratterizzarsi mediante la valorizzazione dei loro prodotti agroalimentari. Ma non per questo l’enogastronomia può essere relegata ad un segmento di nicchia, in quanto tra coloro che giungono in una destinazione per altre motivazioni sono numerosissimi quelli che riservano un’attenzione particolare alle produzioni tipiche o alla gastronomia tradizionale. Anche tale circostanza, contribuisce a delineare l’importanza reale e potenziale dei prodotti agroalimentari tipici, che se opportunamente salvaguardati e valorizzati, concorrono non solo alla costruzione dell’identità di un territorio, ma soprattutto ad attivare sinergie con le altre risorse locali presenti, quali: arte, cultura, storia locale, ambiente e produzioni artigianali. Il legame diventa perciò indissolubile e soprattutto dal punto di vista turistico, rappresenta un punto di forza in quanto i prodotti tipici, gli esercizi della ristorazione, il vino, gli itinerari dei sapori e le aziende agricole, facendo parte dell’immaginario dei turisti, diventano “portavoce” del territorio e della sua marca, veicolandone l’immagine e la notorietà. I territori puntano alla valorizzazione dei prodotti tipici e più in generale dell’enogastronomia, per arricchire di significati i loro prodotti turistici tradizionali e attribuire un valore aggiunto legato soprattutto alle emozioni e all’esperienza del viaggio. I territori che godono di un’immagine legata alla natura e alla genuinità, possono utilizzare strategicamente questi valori profondamente simbolici e tanto ricercati dai turisti. L’enogastronomia può diventare un attrattore anche per l’economia turistica, in particolare quando è contraddistinta da elementi unici e non riproducibili, che “obbligano” a recarsi in quel luogo e solo lì, per gustare prodotti spesso molto di nicchia, a produzione e distribuzione limitata. Grazie alla tradizione culinaria del Paese, ogni regione propone una sua offerta rappresentata da un consistente numero di piatti, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, e i principali protagonisti sono i ristoranti, molti dei quali per la qualità della loro cucina e del servizio offerto, vengono citati nelle migliori guide gastronomiche. Lo scopo di queste pubblicazioni è di rappresentare la ristorazione italiana mediante la selezione degli esercizi che si ispirano al concetto di “qualità”. Ma ritornando al singolare evento, che appartiene al ciclo di eventi denominato “Settembre Fragagnanese 2016”, il percorso enogastronomico studiato ad hoc, sarà reso possibile, anche grazie alla collaborazione effettiva di altre realtà locali fragagnanesi, quali: “The Seven” il ristorante – pizzeria ,che fornirà una specialità dal vegetariano tocco, infatti gli addetti ai lavori prepareranno un’insalata di riso vegetariana guarnita con crema di peperoni. Successivamente, il ristorante pizzeria “The Brazen – Irish Pub”, accompagnerà i determinati piatti realizzati, con un ricco assortimento di birra alla spina. I gusti più classici, saranno resi felici dalla degustazione di vino nostrano, realizzato dalla produttrice locale Sig.ra Elena Di Maggio dell’Azienda Vinicola Di Maggio”. Invece, per gli stomaci più esigenti, saranno preparate anche le classiche “pucce all’ampa o pucce cinnute”, realizzate dal secolare panificio locale “Lu Furnu ti Premiu e Rusina”. Il tutto, sarà rigorosamente condito dall’olio nostrano, tratto dalla spremitura delle olive di uliveti secolari, di cui Fragagnano è un degno rappresentante, lavorato dal “Frantoio Oleario Nastasia Soc. Coop. Agricola”. Ad intrattenere lo spettatore, sarà lo Show Cooking condotto da cuochi d’eccezione, infatti a preparare dei piatti molto interessanti, saranno il neo eletto Consigliere delegato alle Attività Produttive Sig. Antonio Galeone e il Sindaco Dr. Giuseppe Fischetti coadiuvati dal Parroco della Parrocchia “Maria SS. Immacolata” di Fragagnano, Don Santo Guarino, i quali, prepareranno del “Finger Food” a base di macedonia di verdure accompagnati da gamberi nostrani con crostini di pane realizzati con grano duro autunnale ottenuto da una speciale lavorazione del genetista Senatore Nazareno Cappelli, agli inizi del XX sec. I soci della Pro Loco, accompagneranno tali pietanze, con pettole ripiene, dai svariati gusti, piatto tipico del territorio in periodo natalizio. Il Finger Food è cibo mangiato con le mani, a differenza del cibo mangiato con un coltello e una forchetta, bacchette o altri utensili. In alcune culture il cibo si mangia quasi sempre con le mani, per esempio la cucina etiope è servita avvolgendo vari piatti in “pane injera”. Anche i filippini che hanno spesso pasti frequenti durante il giorno usano le mani per mangiare. In Indonesia gli operai nella pausa pranzo consumano il pasto a base di riso e avvolto in una foglia di banana, con le mani. L’innovazione di tale evento, è la sinergia tra i due sensi che saranno stimolati alla perfezione: gusto e udito. Infatti, una volt degustati i piatti tipici dell’arte culinaria fragagnanese, lo spettatore potrà assistere in Piazza Regina Elena, al concerto del Gruppo Rock “ I Komandanti”, cover band del Rocker Italiano Vasco Rossi. Il gruppo è formato dal vocalist Gitano Canta, dai chitarristi Steve Crows e Pippo Wizard, dal bassista Razzo Gallo e dal batterista Totò Di Sabato. Sono musicisti con l’obiettivo di espandere il gruppo, che già gode di ottime credenziali nel sociale, attraverso manifestazioni a scopo umanitario e di raccolta di beneficienza, per aiutare bambini, persone ed animali in difficoltà, come Sclerosi multipla, Metodo Stamina Lega tumori, caduti della mafia e L.A.V. e non ultimo “Save the Children” con cui già collaborano, e tramite il quale hanno già adottato una bambina a distanza del Nepal, sovvenzionando mensilmente a loro spese il suo mantenimento.
Dunque, evento da non perdere, quello di Venerdì 16 Settembre 2016, che avrà luogo presso il Comune di Fragagnano in Piazza Regina Elena dalle ore 21,00. Evento basato sulla stimolazione di gusto e udito, all’insegna della valorizzazione della buona cucina bio con piatti tipici e buona musica rock. I cittadini sono invitati a presenziare.
Si intitola Visioni. L'arte ha occhi ben aperti più del giorno di Luigi e Maurizio Martina che si terrà dal 10 al 24 settembre nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza nel centro storico di Lecce.
La mostra è organizzata dall’associazione culturale non profit “Le Ali di Pandora” in collaborazione con la casa editrice “Il Raggio Verde” e con il Patrocinio della Città di Lecce che ha concesso l’utilizzo di uno dei più belli e antichi palazzi del Salento. Un evento d’arte contemporanea di assoluta novità perché nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza si snoderanno, in una sorta di antologica, i percorsi artistici dei due fratelli, originari di Monteroni, ma formatisi entrambi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Due artisti di spiccata originalità e dalla brillante carriera espositiva che li ha visti ricevere prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Il titolo, Visioni. L'arte ha occhi ben aperti più del giorno, suggerisce le molteplici chiavi di lettura per quanto concerne la produzione artistica dei fratelli Martina ma anche l’originalità di un percorso espositivo che racchiude e presenta un vero e proprio confronto generazionale. In un continuum, senza soluzione di continuità, sarà evocato il ricordo dell’arte del nonno Luigi Martina, maestro scalpellino, nato nel 1892 ad Arnesano di cui ci sono numerose testimonianze di opere tra l’altro nella Villa Reale di Lecce, e in nobili casate come quelle del conte Fumarola, del nobile Lopez y Royo. Quasi come in un passaggio del testimone il nonno ha ispirato lo zio paterno e il padre dei fratelli Martina, figli d’arte, così come lo è oggi il giovane Alessio Martina di cui saranno esposti per la prima volta alcune opere. Per la prima volta a Lecce saranno esposte le opere di Maurizio Martina presentate alla Quadriennale di Roma. In totale si potranno ammirare quasi cento opere. A latere eventi di spicco: dalla serata inaugurale con note jazz del sassofonista Maximilian Guido, al reading poetico con Giuseppe Semeraro e Fabiana Lubelli, alla conferenza “La bellezza che si tramanda” in programma l’11 settembre (ore 19:00). Si segnalano gli interventi dello storiografo Mario Cazzato che parlerà dell’eredità dei Martina, della bellezza dell’arte come possibilità di leggere storicamente il nostro territorio, della giornalista Valeria Mingolla responsabile dell’ufficio stampa di Arte Terapie Lecce che terrà una relazione sull’arte come terapia mentre l’On. Serena Pellegrino promotrice della proposta di legge “La bellezza in costituzione” (bellezzaincostituzione.it) parlerà del valore della bellezza che ci soccorre sempre e che si tramanda proprio come testimoniano le generazioni dei Martina. La conferenza sarà intervallata dalla bellezza delle note del soprano Rosanna Mancarella che con la sua chitarra eseguirà un repertorio di canzoni classiche spagnole, napoletane e salentine.
La mostra si potrà visitare tutti i giorni con orario: tutti i giorni dalle 17 alle 20:30. Sabato e domenica anche la mattina dalle 10 alle 12. Ingresso libero.
Per l’occasione è stato realizzato un numero speciale della rivista “Arte e Luoghi” partner dell’evento. Si ringraziano altresì per il loro sostegno: la Banca Popolare Pugliese, l’Ostrica Ubriaca, Digital Copy
Cenni biografici degli artisti
Pittore, scultore e poeta Maurizio Martina nasce a Lecce il 23 maggio del 1964. Diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1989, inizia la sua attività artistica nella capitale. Nello stesso anno espone a Palazzo Valentini, all'Expo Arte di Bari ed è presente alla "Constituyente, arte y tradiction" Pabellon de Uruguay a Sevilla in Spagna.
Tiene mostre personali a Palermo dove nel 1990 presenta "Timidi cinguetti" alla Galleria D'Arte Flacovio; nel 1992 espone a Roma al Centro d'Arte Polmone Pulsante le opere di "Stoffe animate" mostra con testo critico di Lorenza Trucchi. Ancora una mostra romana nel 1994 alla Galleria D'Arte Dè Serpenti con Argilla stoffa e colore presentato da Lorenza Trucchi. L’anno seguente espone i suoi lavori alla A.R.G.A.M.(Ass. Romana Gallerie D'Arte Moderna), alla Ca’ d’ORO e all’Accademia di Egitto. Nel 1996 è presente all'Esposizione Nazionale Quadriennale D'Arte di Roma “1956 - 1990 Ultime Generazioni”, sempre con testo critici di Lorenza Trucchi. Gli anni romani sono molto importanti sia per l’evoluzione della sua ricerca pittorica sia per le sue significative esperienze lavorative nel mondo dello spettacolo e del teatro. Trasferitosi da Roma ad Arnesano sperimenta e lavora su nuove forme espressive. Nel maggio 2004 tiene al Palazzo Marchesale di Arnesano la mostra Osservando metamorfosi abbiamo visto appollaiarsi l'arte sui muri” poi a Lecce nella sede dell’associazione “Raggio Verde” la personale intitolata “La finestra è un occhio scelto da Dio. Nel luglio del 2005 espone ancora ad Arnesano (Il Signore è il mio Dio Progetti ipotetici per il Calvario di Arnesano). Nell’ottobre 2005 partecipa e vince il concorso “Kontemporanea” annesso alla selezione della VI biennale del “CIAC” di Roma esponendo prima a Lecce nel Castello Carlo V e, successivamente, a Roma nelle Sale del Bramante nel febbraio 2006. Nel 2007 espone a Copertino nella manifestazione Arte in convento. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca e sperimentazione e rare sono state le sue uscite artistiche. Quest’anno ha presentato un’anticipazione del suo nuovo lavoro Gesù alla ITCA (Istituto Terziari Cappuccini dell’Addolorata) e, lo scorso aprile, ha partecipato alla collettiva d'arte Fragilità e leggerezza organizzata a Lecce dall’associazione “Le Ali di Pandora” nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza.
Luigi Martina frequenta l’Istituto d'Arte Pellegrino di Lecce successivamente prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione scultura diplomandosi nel 1989 con il massimo dei voti. Scultore, affianca l’attività artistica a quella artigianale come scalpellino e ceramista. Ha partecipato a varie collettive d'arte riscuotendo riconoscimenti. Nel marzo 2001 per la scultura in pietra leccese Formica d'oro riceve il premio dal Consorzio Artigiani della Provincia di Lecce. Nel Maggio 2004, nella mostra d’arte Il Cuore organizzata da ASL Le/1 riceve la targa d’onore per la sua scultura. Nell'estate del 2013 riceve il Primo Premio nel Concorso di Arte Contemporanea Emergente Teknè organizzato dal Comune di Calimera. Attualmente continua il suo cammino di ricerca unendo costantemente tradizione e innovazione sia per quanto riguarda le tecniche sia per l’utilizzo di materiali. A Palazzo Castromediano Vernazza presenterà gli esiti della sua ventennale ricerca. Così ama definirsi: «Un uomo nato nel 1965 a Monteroni di Lecce, che tra le altre cose costruisce immagini, per comunicare e mostrare mondi sotterranei sotto la luce del sole sforzandosi di essere efficace in modo di arrivare direttamente allo spettatore, mai banalizzando, usando al meglio gli strumenti propri della materia. Io sono per un’arte popolare.»
Si intitola Visioni. L'arte ha occhi ben aperti più del giorno di Luigi e Maurizio Martina che si terrà dal 10 al 24 settembre nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza nel centro storico di Lecce.
La mostra è organizzata dall’associazione culturale non profit “Le Ali di Pandora” in collaborazione con la casa editrice “Il Raggio Verde” e con il Patrocinio della Città di Lecce che ha concesso l’utilizzo di uno dei più belli e antichi palazzi del Salento. Un evento d’arte contemporanea di assoluta novità perché nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza si snoderanno, in una sorta di antologica, i percorsi artistici dei due fratelli, originari di Monteroni, ma formatisi entrambi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Due artisti di spiccata originalità e dalla brillante carriera espositiva che li ha visti ricevere prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Il titolo, Visioni. L'arte ha occhi ben aperti più del giorno, suggerisce le molteplici chiavi di lettura per quanto concerne la produzione artistica dei fratelli Martina ma anche l’originalità di un percorso espositivo che racchiude e presenta un vero e proprio confronto generazionale. In un continuum, senza soluzione di continuità, sarà evocato il ricordo dell’arte del nonno Luigi Martina, maestro scalpellino, nato nel 1892 ad Arnesano di cui ci sono numerose testimonianze di opere tra l’altro nella Villa Reale di Lecce, e in nobili casate come quelle del conte Fumarola, del nobile Lopez y Royo. Quasi come in un passaggio del testimone il nonno ha ispirato lo zio paterno e il padre dei fratelli Martina, figli d’arte, così come lo è oggi il giovane Alessio Martina di cui saranno esposti per la prima volta alcune opere. Per la prima volta a Lecce saranno esposte le opere di Maurizio Martina presentate alla Quadriennale di Roma. In totale si potranno ammirare quasi cento opere. A latere eventi di spicco: dalla serata inaugurale con note jazz del sassofonista Maximilian Guido, al reading poetico con Giuseppe Semeraro e Fabiana Lubelli, alla conferenza “La bellezza che si tramanda” in programma l’11 settembre (ore 19:00). Si segnalano gli interventi dello storiografo Mario Cazzato che parlerà dell’eredità dei Martina, della bellezza dell’arte come possibilità di leggere storicamente il nostro territorio, della giornalista Valeria Mingolla responsabile dell’ufficio stampa di Arte Terapie Lecce che terrà una relazione sull’arte come terapia mentre l’On. Serena Pellegrino promotrice della proposta di legge “La bellezza in costituzione” (bellezzaincostituzione.it) parlerà del valore della bellezza che ci soccorre sempre e che si tramanda proprio come testimoniano le generazioni dei Martina. La conferenza sarà intervallata dalla bellezza delle note del soprano Rosanna Mancarella che con la sua chitarra eseguirà un repertorio di canzoni classiche spagnole, napoletane e salentine.
La mostra si potrà visitare tutti i giorni con orario: tutti i giorni dalle 17 alle 20:30. Sabato e domenica anche la mattina dalle 10 alle 12. Ingresso libero.
Per l’occasione è stato realizzato un numero speciale della rivista “Arte e Luoghi” partner dell’evento. Si ringraziano altresì per il loro sostegno: la Banca Popolare Pugliese, l’Ostrica Ubriaca, Digital Copy
Cenni biografici degli artisti
Pittore, scultore e poeta Maurizio Martina nasce a Lecce il 23 maggio del 1964. Diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1989, inizia la sua attività artistica nella capitale. Nello stesso anno espone a Palazzo Valentini, all'Expo Arte di Bari ed è presente alla "Constituyente, arte y tradiction" Pabellon de Uruguay a Sevilla in Spagna.
Tiene mostre personali a Palermo dove nel 1990 presenta "Timidi cinguetti" alla Galleria D'Arte Flacovio; nel 1992 espone a Roma al Centro d'Arte Polmone Pulsante le opere di "Stoffe animate" mostra con testo critico di Lorenza Trucchi. Ancora una mostra romana nel 1994 alla Galleria D'Arte Dè Serpenti con Argilla stoffa e colore presentato da Lorenza Trucchi. L’anno seguente espone i suoi lavori alla A.R.G.A.M.(Ass. Romana Gallerie D'Arte Moderna), alla Ca’ d’ORO e all’Accademia di Egitto. Nel 1996 è presente all'Esposizione Nazionale Quadriennale D'Arte di Roma “1956 - 1990 Ultime Generazioni”, sempre con testo critici di Lorenza Trucchi. Gli anni romani sono molto importanti sia per l’evoluzione della sua ricerca pittorica sia per le sue significative esperienze lavorative nel mondo dello spettacolo e del teatro. Trasferitosi da Roma ad Arnesano sperimenta e lavora su nuove forme espressive. Nel maggio 2004 tiene al Palazzo Marchesale di Arnesano la mostra Osservando metamorfosi abbiamo visto appollaiarsi l'arte sui muri” poi a Lecce nella sede dell’associazione “Raggio Verde” la personale intitolata “La finestra è un occhio scelto da Dio. Nel luglio del 2005 espone ancora ad Arnesano (Il Signore è il mio Dio Progetti ipotetici per il Calvario di Arnesano). Nell’ottobre 2005 partecipa e vince il concorso “Kontemporanea” annesso alla selezione della VI biennale del “CIAC” di Roma esponendo prima a Lecce nel Castello Carlo V e, successivamente, a Roma nelle Sale del Bramante nel febbraio 2006. Nel 2007 espone a Copertino nella manifestazione Arte in convento. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca e sperimentazione e rare sono state le sue uscite artistiche. Quest’anno ha presentato un’anticipazione del suo nuovo lavoro Gesù alla ITCA (Istituto Terziari Cappuccini dell’Addolorata) e, lo scorso aprile, ha partecipato alla collettiva d'arte Fragilità e leggerezza organizzata a Lecce dall’associazione “Le Ali di Pandora” nelle sale di Palazzo Castromediano Vernazza.
Luigi Martina frequenta l’Istituto d'Arte Pellegrino di Lecce successivamente prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione scultura diplomandosi nel 1989 con il massimo dei voti. Scultore, affianca l’attività artistica a quella artigianale come scalpellino e ceramista. Ha partecipato a varie collettive d'arte riscuotendo riconoscimenti. Nel marzo 2001 per la scultura in pietra leccese Formica d'oro riceve il premio dal Consorzio Artigiani della Provincia di Lecce. Nel Maggio 2004, nella mostra d’arte Il Cuore organizzata da ASL Le/1 riceve la targa d’onore per la sua scultura. Nell'estate del 2013 riceve il Primo Premio nel Concorso di Arte Contemporanea Emergente Teknè organizzato dal Comune di Calimera. Attualmente continua il suo cammino di ricerca unendo costantemente tradizione e innovazione sia per quanto riguarda le tecniche sia per l’utilizzo di materiali. A Palazzo Castromediano Vernazza presenterà gli esiti della sua ventennale ricerca. Così ama definirsi: «Un uomo nato nel 1965 a Monteroni di Lecce, che tra le altre cose costruisce immagini, per comunicare e mostrare mondi sotterranei sotto la luce del sole sforzandosi di essere efficace in modo di arrivare direttamente allo spettatore, mai banalizzando, usando al meglio gli strumenti propri della materia. Io sono per un’arte popolare.»
Si intitola "Sull'uscio di casa - tre sguardi tre storie andata e ritorno" di Nico Maggi Anna Paola Pascali Vita Silvestri il terzo titolo della collana Storie e Natura diretta da Giusy Petracca per Il Raggio Verde edizioni. Il libro sarà presentato in anteprima a Melendugno il 22 agosto, ore 20, nella sala convegni della Scuola media “G. Mazzini” in via San Giovanni. Dopo i saluti istituzionali dialogheranno con gli autori il sociologo Mario Perrone lo psicologo Giovanni Bruno.
Il 24 agosto, invece, approda nel borgo di Acaya per “Libri sotto l’aranceto – il profumo delle parole” la rassegna ideata dalla casa editrice Il Raggio Verde e Assa l’associazione per la valorizzazione e la salvaguardia di Acaya, presieduta da Antonio Carlino. La serata con inizio alle ore 21 sarà seguita da una degustazione di frise al pomodoro e vino bianco.
“Partendo da storie diverse - scrive il sociologo Mario Perrone in prefazione, - il volume ricostruisce nella sostanza un quadro generale di vita di un piccolo paese del Sud, con le sue problematiche sociali culturali, con le sue contraddizioni e spesso con il suo retaggio storico culturale, che inconsapevolmente diviene fonte di discriminazione sociale, in particolar modo sulla propria identità sociale e sessuale. Un’identità spesso negata, nascosta, per paura di sentirsi diversi, offesi, emarginati. Il libro offre un quadro realistico di un vissuto storico di tre amici che, come in un film, posano il loro sguardo in modo trasversale sulla vita sociale di un territorio che è anche il nostro”.
Al centro dei tre racconti la casa, nido, rifugio, luogo della memoria. “Ma la casa, a volte, è anche il luogo dell’assenza, dell’infanzia perduta e ritrovata dei traumi grandi e piccoli vissuti in quelle mura” - si legge nella postfazione curata dallo psicologo Giovanni Bruno, che aggiunge: “Sono temi che attraversano i tre testi e che quasi diventano luoghi fisici dove il lettore si muove identificandosi con i personaggi, confrontandosi continuamente con la propria storia”.
Nico Maggi, Anna Paola Pascali, Vita Silvestri tutti originari di Melendugno non si sono conosciuti tra le vie del paese al quale sono legati, ma anni dopo sul web grazie alla loro comune passione per la poesia e per la scrittura. Questo libro è il secondo progetto editoriale che li vede insieme; lo scorso anno sono stati, infatti, tra i protagonisti di C’è facebook per te - emozioni e pensieri condivisi in rete, sempre edito da Il Raggio Verde. La condivisione in questo nuovo progetto è ancora più profonda perché è una sorta di viaggio a ritroso nel tempo dell’infanzia e della giovinezza, un’occasione per riannodare i fili della memoria eppure restare lì, su quell’uscio di casa che per certi versi non è più possibile oltrepassare. La bella immagine in copertina, lo scatto del fotografo Matteo Schiavo anche lui di origini melendugnesi, sintetizza i contenuti del libro: un uscio diroccato che si apre sul mare che ciascuno si ritrova dentro: il mare come metafora del liquido amniotico ma anche simbolo di forza come quella che ciascun autore ha trovato dentro di sé per superare le avversità e la dolorosa esperienza dell’emarginazione per poter costruire il proprio presente.
Si intitola "Sull'uscio di casa - tre sguardi tre storie andata e ritorno" di Nico Maggi Anna Paola Pascali Vita Silvestri il terzo titolo della collana Storie e Natura diretta da Giusy Petracca per Il Raggio Verde edizioni. Il libro sarà presentato in anteprima a Melendugno il 22 agosto, ore 20, nella sala convegni della Scuola media “G. Mazzini” in via San Giovanni. Dopo i saluti istituzionali dialogheranno con gli autori il sociologo Mario Perrone lo psicologo Giovanni Bruno.
Il 24 agosto, invece, approda nel borgo di Acaya per “Libri sotto l’aranceto – il profumo delle parole” la rassegna ideata dalla casa editrice Il Raggio Verde e Assa l’associazione per la valorizzazione e la salvaguardia di Acaya, presieduta da Antonio Carlino. La serata con inizio alle ore 21 sarà seguita da una degustazione di frise al pomodoro e vino bianco.
“Partendo da storie diverse - scrive il sociologo Mario Perrone in prefazione, - il volume ricostruisce nella sostanza un quadro generale di vita di un piccolo paese del Sud, con le sue problematiche sociali culturali, con le sue contraddizioni e spesso con il suo retaggio storico culturale, che inconsapevolmente diviene fonte di discriminazione sociale, in particolar modo sulla propria identità sociale e sessuale. Un’identità spesso negata, nascosta, per paura di sentirsi diversi, offesi, emarginati. Il libro offre un quadro realistico di un vissuto storico di tre amici che, come in un film, posano il loro sguardo in modo trasversale sulla vita sociale di un territorio che è anche il nostro”.
Al centro dei tre racconti la casa, nido, rifugio, luogo della memoria. “Ma la casa, a volte, è anche il luogo dell’assenza, dell’infanzia perduta e ritrovata dei traumi grandi e piccoli vissuti in quelle mura” - si legge nella postfazione curata dallo psicologo Giovanni Bruno, che aggiunge: “Sono temi che attraversano i tre testi e che quasi diventano luoghi fisici dove il lettore si muove identificandosi con i personaggi, confrontandosi continuamente con la propria storia”.
Nico Maggi, Anna Paola Pascali, Vita Silvestri tutti originari di Melendugno non si sono conosciuti tra le vie del paese al quale sono legati, ma anni dopo sul web grazie alla loro comune passione per la poesia e per la scrittura. Questo libro è il secondo progetto editoriale che li vede insieme; lo scorso anno sono stati, infatti, tra i protagonisti di C’è facebook per te - emozioni e pensieri condivisi in rete, sempre edito da Il Raggio Verde. La condivisione in questo nuovo progetto è ancora più profonda perché è una sorta di viaggio a ritroso nel tempo dell’infanzia e della giovinezza, un’occasione per riannodare i fili della memoria eppure restare lì, su quell’uscio di casa che per certi versi non è più possibile oltrepassare. La bella immagine in copertina, lo scatto del fotografo Matteo Schiavo anche lui di origini melendugnesi, sintetizza i contenuti del libro: un uscio diroccato che si apre sul mare che ciascuno si ritrova dentro: il mare come metafora del liquido amniotico ma anche simbolo di forza come quella che ciascun autore ha trovato dentro di sé per superare le avversità e la dolorosa esperienza dell’emarginazione per poter costruire il proprio presente.