Per coloro che pensavano che il carnevale fosse un evento correlato al gelido periodo invernale ecco che si prospetta un’estate all’insegna del carnascialesco divertimento. I giganti di carta prendono vita nelle notti d’estate, dal 2 al 4 luglio, infatti, Putignano si fa vetrina di avvenimenti relazionati al famoso e atavico carnevale pugliese. Il programma della rassegna, presentato oggi durante la conferenza stampa nei locali della libreria Laterza di Bari, se come apice ha la sfilata dei carri con gruppi mascherati e musica, consta anche di diversi appuntamenti come i grandi concerti del 3 luglio, il ballo popolare di venerdì o la conclusiva battaglia dei cuscini.
Ogni anno un gruppo di castelli diverrà ostello e riserva indiana per artisti del contemporaneo scelti in un’ottica multimediale multiculturale e trasnazionale. In tal modo si crea un nomadismo culturale che porta i protagonisti dell’arte a viaggiare, a risiedere nel territorio pugliese. La Puglia diventa il teatro di un evento culturale in cui l’arte contemporanea progetta paradossalmente il proprio passato incontrandosi con la storia dei luoghi. Di questi luoghi. Un grand tour per tutti. INTRAMOENIAEXTRA ART, il progetto che porta l’arte contemporanea nei castelli e palazzi storici di Puglia, prosegue il suo Grand tour e giunge in TERRA DI BRINDISI e TARANTO per la sua quinta edizione dal titolo “Miraggi”.
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Movida e misure contro il Littering: il fenomeno dell’abbandono di rifiuti gettati o lasciati a terra senza pensare. Le nostre città sono invase dai rifiuti nei luoghi pubblici. Servono campagne di sensibilizzazione e di educazione specie nei confronti dei giovani. Littering, una parola di origine anglosassone che a Noi italiani forse non dice molto, ma che nel suo significato quale fenomeno dell’abbandono di rifiuti gettati o lasciati a terra senza pensare, ci porta ad un’immediata riflessione sullo stato di educazione civica nazionale alla luce della condizione di gran parte dei luoghi pubblici, troppo spesso invasi da imballaggi di bevande, confezioni per cibo da asporto e altri rifiuti che anziché posti nei bidoni e nei cestini dell'immondizia vengono gettati a terra nella più estrema noncuranza.
Sono 73 i consiglieri regionali del Lazio. Eletti alla fine di marzo, in quasi 90 giorni si sono riuniti, escludendo l'insediamento, soltanto una volta. Anzi mezza, perché la seduta è stata sospesa. Eppure i consiglieri continuano a prendere lo stipendio: il più sfortunato porta a casa 8 mila euro netti al mese. Ma questo è niente. Presto 54 di loro avranno anche un «bonus». Saranno infatti assegnate le presidenze e le vicepresidenze delle Commissioni. Mica poche. Nel Lazio sono 16 permanenti. A cui andranno aggiunte, su proposta della presidente della Regione Renata Polverini, altre due speciali: una sul Federalismo, l'altra su Roma Capitale. Dunque diventeranno 18. La Lombardia, la Campania e la Sardegna ne hanno 8, il Veneto, la Toscana e la Puglia 7, il Piemonte, la Calabria, la Sicilia, l'Abruzzo, le Marche e l'Emilia Romagna 6, la Basilicata 5, il Molise 4, l'Umbria 3.
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OLTRE MILLE TRA LAVORATORI E PENSIONATI HANNO PARTECIPATO ALLA MANIFESTAZIONE PROVINCIALE indetta dalla Cgil a Foggia nel giorno dello sciopero generale contro la manovra correttiva del Governo che colpisce i “soliti noti”, taglia risorse agli enti locali, non prevede nulla per il lavoro, lo sviluppo, il Mezzogiorno, la lotta all´evasione fiscale. Dal palco allestito dinanzi al Teatro Giordano, la segretaria generale della Cgil di Foggia Mara De Felici ha ricordato “come contro i provvedimenti dell´esecutivo hanno manifestato anche sindaci e presidenti di regioni di ogni colore, anche rappresentanti dei partiti di maggioranza: quindi affermare che la Cgil fa scioperi politici è un motivetto trito e ritrito di chi non ha argomenti e non intende dare risposte alle nostre istanze.
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La Puglia di Nichi Vendola accende il semaforo rosso ai dottori anti-aborto nei consultori pubblici, ma l’ordine dei medici si rivolta. I camici bianchi sono pronti ad un’azione contro la delibera della giunta approvata nel marzo scorso, la numero 735, su proposta degli assessori al Welfare, Elena Gentile e alla Sanità, Tommaso Fiore. Il 26 giugno i sei presidenti degli ordini provinciali decideranno in una riunione il da farsi per ’sabotare’ la svolta del governatore. Nella riforma dei consultori targata Vendola c’è la volontà di agevolare l’applicazione della legge 194 e diminuire il tasso di aborti nella regione consentendo sempre la prescrizione dei contraccettivi: “Attualmente – si legge nel programma – nei consultori pugliesi sono in servizio il 79,9 per cento di medici obiettori; detta quota deve essere ridotta progressivamente, provvedendo a sostituire immediatamente i medici obiettori che impediscono l’applicazione della 194″.
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