Lo sviluppo possibile. Lo sviluppo compatibile tanto invocato nei documenti ufficiali e nelle dichiarazioni di principio, e poi tanto trascurato nei fatti. E invece si può. In Puglia, in Capitanata. Si può perfino nelle aree più povere e secondo qualcuno depresse, le aree del Subappennino Dauno vessate dal dissesto idrogeologico che insidia centri storici e viabilità, e che però sempre più spesso additano la via di uno sviluppo possibile, compatibile. E perciò spesso necessario. La “bandiera arancione” (lo speciale riconoscimento che il Touring Club assegna quale marchio di qualità turistico e ambientale toccata quest’anno ad Orsara di Puglia e a Pietramontercorvino.
Una mostra ospitata dalla Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (Foggia) celebra la bellezza e la passione di una tradizione antichissima. Adesso c’è chi vuole rendere la tarantella patrimonio immateriale dell’umanità. In queste festività natalizie così anomale, costellate da temperature più consone a windsurf, bikini e creme abbronzanti piuttosto che al caldo profumo di un accogliente camino, non stupirà l’associazione a panettone, cartellate e cioccolata calda, della tarantella. Il tradizionale ballo garganico che siamo abituati a praticare sotto il manto stellato di una notte di mezza estate è stato, infatti, da qualche giorno immortalato nella mostra intitolata La chitarra battente nella tradizione del Gargano, organizzata dal Club Unesco Foggia in collaborazione con la Provincia di Foggia e inaugurata lo scorso martedì, presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana.
“L'acqua è un bene essenziale”. Lo fanno sapere i preti di Altamura: un altro intervento che si aggiunge al coro dei NO, contro la privatizzazione dell'acqua. “ L'acqua è un bene di prima necessità, come l'aria, il calore del sole, la pioggia, il vento, la luce… Non dev'essere ridotta a livello di merce qualsiasi”, scrive Don Giacomo Fiore nel numero di dicembre di Comunità in cammino, giornale delle parrocchie del paese. Insieme agli altri sacerdoti di Altamura dichiara la sua solidarietà a “quanti si stanno associando al movimento di difesa del servizio dell'acqua”.
Leggi tutto: I sacerdoti di Altamura: l`acqua è un bene di tutti
Apprendiamo dalla stampa la notizia che “l’esploratore-candidato” della coalizione di centro-sinistra, Francesco Boccia, rispetto all’acqua dice a chiare lettere che l’acquedotto deve rimanere una società per azioni (dunque, un’impresa finalizzata al profitto) che dovrà essere aperta ai privati. Questa dichiarazione è agli antipodi del processo di ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese in corso, voluto da una grande parte della cittadinanza pugliese e avviato dal Governo regionale, con la delibera approvata all’unanimità lo scorso 20 ottobre e, dunque, approvata anche da quei partiti (PD e Verdi) che oggi, stando alle dichiarazioni di F. Boccia, sembrano appoggiare una coalizione pronta a riportare l’acquedotto pugliese esattamente nella situazione di 10 anni fa, quando nel 1999 fu trasformato dal Governo D’Alema in una società per azioni.
Leggi tutto: Il comitato pugliese Acqua Bene Comune si esprime sulle Regionali 2010
Dopo cinque anni di buona politica e di rinnovamento di una regione che versava in uno stato di incuria sociale e civile, i pugliesi devono difendere l'«anomalia» del paese. Le lobby partitiche che nelle camere oscure della capitale mettono in opera il subdolo tentativo di barattare la regione in cambio di alleanze politiche nazionali secondo la logica dell'inciucio, senza alcuna iniziativa di consultazione dal basso, evitando a tutti i costi le primarie e bypassando i fermenti reali del popolo, provano ad assoggettarci a cavie di laboratorio private della libertà di poter disporre del proprio futuro. Per questi motivi è urgente e necessario scendere in piazza per dimostrare il nostro sostegno a Nichi Vendola, e rispondere alle invettive di coloro che predicano l'assenza di un consenso reale.
Leggi tutto: TUTTI IN PIAZZA PER NICHI - Sabato 16 gennaio 2010 alle ore 14.00
Ma a voi sembra normale tutto quello che sta succedendo in Calabria? Ma al Ministro Maroni sembra normale quello che sta succedendo a Rosarno? Secondo me il ministro dovrebbe pensare davvero a fare un favore alla nazione intera rassegnando le dimissioni perchè gli eventi che stanno succedendo nel paesino della Provincia di Reggio Calabria sono in realtà l'evidenza del fallimento di tutta la politica del Governo che ricordiamo consiste in due grossi pilastri: lotta alla criminalità organizzata (controllo del territorio) e lotta all'immigrazione clandestina. Beh a Rosarno e in generale nel resto d'Italia il Ministero dell'interno stando ai fatti, non controlla nè il territorio nè l'immigrazione clandestina.