L'incontro tra il governatore uscente pugliese Nichi Vendola e l'esponente del Pd Francesco Boccia si é concluso in serata e non avrebbe portato ad alcun passo avanti nel confronto tra i due candidati del centrosinistra. "Sul piano personale è stato un incontro sereno e cordiale ma ognuno è rimasto sulle sue posizioni", ha riferito il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, il quale ha annunciato che domani convocherà l'assemblea regionale che dovrà decidere le modalità da seguire per la scelta del candidato. La riunione si terrà nel fine settimana in un giorno non ancora stabilito.
Sei liste sono già pronte a sostenerla. Tra queste, al momento, il Popolo della Libertà non c’è. Ma Adriana Poli Bortone non ci sta ad aspettare la chiamata di qualcuno ed è sempre più decisa a lanciarsi nella sfida con gli altri candidati, anche da sola. Il PdL sembra orientato sull'onorevole Antonio Distaso, e le possibilità di un accordo con la leader del movimento Io sud sono sempre più basse. La Poli Bortone ha già incassato l’appoggio di sei formazioni. Tra questi il partito dei Pensionati, Rinascita popolare, lista Per il Sud, Lega Meridionale, Rifondazione Democristiana e Democristiani e Libertà.
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BARI - Da giorni si erano invitati reciprocamente ad incontri senza mai trovare il tempo o la voglia per vedersi. Oggi Nichi Vendola e Francesco Boccia sono riusciti finalmente ad incontrarsi ma lo hanno fatto con il massimo della riservatezza, senza fare sapere a nessuno dove e quando. Vendola e Boccia sarebbero accompagnati dai segretari regionali dei loro partiti, Nicola Fratoianni (Sel) e Sergio Blasi (Pd). Intanto cinque delegati del Pd chiedono la convocazione del'Assemblea del partito. Mentre l'on. Zazzera dell'Idv dice: ''Vogliamo soprattutto conoscere i programmi, i progetti, quello che di vuole fare per la nostra regione: noi ribadiamo di non voler partecipare alle primarie, e continuiamo ad aspettare che gli altri prendano la propria decisione con coraggio e senso di responsabilità”.
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Le drammatiche giornate di Rosarno rappresentano il precipizio culturale e sociale nel quale il nostro paese sta scivolando. Mentre in Calabria la ndrangheta alimenta e organizza le pulsioni razziste di una indegna caccia all´immigrato, la ministra Gelmini affronta il tema della società interculturale fissando il tetto del 30% di bambini stranieri nelle scuole e Maroni tuona contro l´eccessiva tolleranza nei confronti dei clandestini. E´ in questo scenario drammatica che si articola la discussione sulle prossime elezioni regionali.
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In Puglia per la pulizia dei treni regionali, dai pavimenti alla toilette e passando per i sedili, opera la nuova ditta Dussman Service, la quale tra l’altro presta lo stesso servizio anche sui treni pendolari della Regione Basilicata. A metterlo in evidenza è Trenitalia dopo che di recente le Ferrovie dello Stato hanno promosso un’indagine sui servizi di pulizia, riscontrando il gradimento da parte dell’85% degli interpellati. Nel complesso, quindi, nella Regione Puglia i viaggiatori del trasporto regionale promuovono i servizi di pulizia sui treni, a conferma di come stiano funzionando i meccanismi di assegnazione dei contratti di pulizia attraverso delle gare internazionali.
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“Le cronache di violenza e di razzismo che rimbalzano dalla città di Rosarno evocano storie millenarie di persecuzione nei confronti di minoranze di ogni tipo. Siamo tutti convocati ad un aspro rendiconto sulla deriva della nostra vita civile, questi pogrom non possono essere considerati una questione periferica di ordine pubblico: c’è come un Paese che si sta incarognendo, avvitando nelle proprie fobie, smarrendo i propri codici di convivialità e di accoglienza. Lo sdoganamento del lessico della xenofobia e della criminalizzazione dei più poveri è una questione che chiama in causa la responsabilità della politica e di tutti gli attori fondamentali della nostra società.
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