BARI – Formare nuove figure di operatori psico-sportivi, nell’ambito della prevenzione del disagio mentale adolescenziale e giovanile, per il quale lo sport è il fattore di protezione sociale, di aggregazione, di benessere, di maturazione e crescita dell’individuo. Questo l’obiettivo del secondo corso per operatore psico-sportivo, organizzato a Bari dalla Scuola dello Sport Coni Puglia, in collaborazione con la Fondazione Carlovalente Onlus ed il Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive.
Il corso si propone di formare personale qualificato nell’ambito psicologico-sportivo, capace di operare la rilevazione dei bisogni e disagi con adeguate competenze tecniche, relazionali, metodologiche, e orientare pratiche comuni di sostegno e di intervento.
CELENZA VALFORTORE. “Abbiamo reso ufficiale e manifesta la volontà di otto comuni dei Monti Dauni di porsi come un unico soggetto di fronte agli altri livelli istituzionali. Il nostro “Progetto per l’Appennino Dauno”, in una seconda fase, arriverà a integrare altri cinque centri di quest’area. L’obiettivo è quello di costruire una governance condivisa del territorio, per fare dei nostri comuni un unico, grande laboratorio dello sviluppo sostenibile”. Così Francesco Santoro, sindaco di Celenza Valfortore, domenica 19 settembre ha sinteticamente illustrato il percorso intrapreso unitariamente dai comuni di Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Marco la Catola e Volturino. Un percorso che, a breve, sarà condiviso anche da Lucera, Torremaggiore, Biccari, Carlantino e Volturara Appula, fino a mettere insieme 13 comuni, per una superficie territoriale di oltre 1500 chilometri quadrati e un bacino di circa 70mila abitanti.
Sarà dedicata ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso lo scorso 5 settembre, la giornata dell’ Orsara Cittaslow SunDay, evento che si terrà il 26 settembre a sostegno del progetto di “Terra Madre” promosso da Carlo Petrini (presidente Slow Food International). Ad Angelo Vassallo, inoltre, Orsara di Puglia intitolerà la prossima edizione del “Premio Welcome”, riconoscimento ai cittadini che si sono distinti nell’accoglienza e nell’ospitalità. “Angelo era un amico, oltre che un uomo e un politico di eccezionale valore – dichiara il primo cittadino orsarese Mario Simonelli -. Condividevamo molte cose e, tra queste, un’idea del Mezzogiorno come laboratorio europeo dell’economia verde, socialmente responsabile, fatta di autenticità, ricerca e buone prassi. Ai suoi concittadini, a tutto il popolo del Cilento, voglio estendere l’abbraccio della nostra comunità, un abbraccio fraterno nel dolore e nella speranza che l’esempio di Angelo non solo sia ricordato ma che venga praticato per isolare culturalmente ed economicamente la criminalità organizzata”.
“La manutenzione della rete stradale di Capitanata è una priorità politica ed amministrativa per la Provincia di Foggia. In tempi brevi porteremo all’attenzione del consiglio provinciale un piano di gestione delle arterie del territorio organico ed integrato”. È l’annuncio fatto dal presidente della Provincia, Antonio Pepe, nel corso della seduta del consiglio provinciale che – su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza – ha affrontato la difficile condizione delle strade di Capitanata. “L’emergenza della nostra viabilità – ha affermato il presidente Pepe – si trascina purtroppo da decenni e per essere fronteggiata necessita di una programmazione ampia ed organica. Un sincero ringraziamento voglio rivolgerlo all’intero personale dell’Ufficio tecnico per l’impegno e gli sforzi profusi in questo delicato settore.
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Pochissimi avranno sentito parlare del Rhynchophorus ferrugineus, mentre molti ne hanno sentito il nome comune, il famigerato “Punteruolo Rosso” ma ne hanno sempre sottovalutato l’impatto sul verde pubblico o privato che sia, assieme a tanti amministratori locali, perché forse sino ad oggi non si era parlato troppo degli effetti devastanti che questo parassita delle palme sta iniziando a produrre su vaste aree del Mediterraneo.
{affiliatetextads 1,,_plugin}A lanciare l’allarme a seguito delle forti preoccupazioni espresse da molti agronomi ed addetti del settore che lo hanno interpellato è Giovanni D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”.
Il particolare tipo di artropode dell’ordine dei coleotteri la cui diffusione è iniziata nel
Peraltro, forse non tutti sanno che nei paesi in via di sviluppo non disdegna palme da cocco e da olio con ciò compromettendo intere economie la cui sussistenza è affidata in gran parte proprio a queste piante.
Quella che è stata definita, non a torto, come una vera e propria “strage silenziosa” è determinata dal fatto che ad oggi non esiste un metodo definitivo e semplice per eliminare i parassiti e recuperare le piante infettate non solo per le difficoltà della diagnosi, dato che le larve del parassita si nutrono dall’interno e “consumano” in poche settimane la pianta sino a farla morire, ma anche perché le palme sono piantate anche nei centri abitati dove campagne di disinfestazione basate sui pesticidi metterebbero a rischio la salute pubblica.
L’unica soluzione che appare possibile per evitare la completa estinzione delle palme nel Nostro Paese e nel resto del Bacino del Mediterraneo, passa attraverso un monitoraggio certosino e capillare del territorio che solo i singoli comuni sarebbero in grado di realizzare se tutti fossero dotati di strutture in grado di farlo e che in molti di questi Enti Locali esistono già, conosciuti con il nome “Uffici del Verde”.
Non è raro, al contrario, che gran parte dei comuni si affidino a ditte terze che – come avviene in tutte le emergenze italiche - hanno subdorato il business sotteso al fenomeno del “Punteruolo Rosso” anche perché sostituire una pianta morta o malata in modo irreversibile così come trattare quelle malate comporta costi elevatissimi e quindi profitti notevoli, che probabilmente costituiscono un disincentivo a campagne d’intervento di massa.
Secondo D’Agata, al contrario, campagne d’intervento locale affidate agli “Uffici del Verde” comunali potrebbero efficacemente consentire l’individuazione delle aree particolarmente colpite delimitando quelle in cui sono necessari interventi drastici sulle piante attaccate, incentivandone da una parte la loro distruzione obbligando i proprietari o conduttori e dall’altra il recupero di quelle la cui diagnosi precoce lo consenta.
BARI – La gestione del rischio in agricoltura è la più difficile, come spiega Salvatore Ripa, presidente dell’Assocodipuglia (associazione regionale dei consorzi di difesa) e per cercare di gestirla al meglio la Regione ha messo a punto tre portali tematici: www.meteo.regione.puglia.it, www.agricolturaequalità.it e www.biologicopuglia.it. Sono stati presentati ad Agrimed, dall’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, che sostiene “E’ motivo di soddisfazione poter testare questa nostra esperienza che da più parti viene indicata quale modello di eccellenza”. L’assessore porta qualche esempio, “l’insieme degli strumenti operativi del Piano Agrometeorologico regionale, rappresentano un’esperienza importante per l’intero territorio regionale che merita di essere ulteriormente valorizzata attraverso la capillare e puntuale diffusione dei dati e delle informazioni agli agricoltori per la gestione preventiva delle calamità che ciclicamente si abbattono sulle colture e, quindi, sul faticoso lavoro dell’uomo”.
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