Apartire dallo scorso mese di Settembre sono entrate in vigore le ultime modifiche apportate dai responsabili di Trenitalia ai collegamenti regionali pugliesi che ogni giorno vengono utilizzati da centinaia di pendolari che si recano al lavoro o all'università. Oltre all'aumento di biglietti e tariffe che da tempo pesano sulle tasche dei viaggiatori, i treni regionali vengono colpiti da un'ulteriore scure che taglia diversi collegamenti: soppresso il treno delle 10:20 e delle 18:08 che collega Taranto a Bari e, sulla stessa linea ma nella direzione opposta, saranno soppressi i treni delle 8:17 e delle 23:18; dalla città di Bari non sarà più possibile partire per Foggia con il treno delle 18:42 e quindi raggiungere tutte le stazioni intermedie, medesima cosa per quello delle 21:52 che da Foggia ritornava al capoluogo; sarà eliminato il collegamento dalla città di Barletta per Bari delle 19:25, e quello che della tratta inversa delle 20:29.
CARLANTINO (Fg) – “Sono passati otto anni ma le case sin qui ricostruite sono poche sia per la mancanza di fondi sia per l’assenza di una vera programmazione pluriennale”. In un comunicato congiunto, a pochi giorni dall’anniversario del terremoto che scosse Puglia e Molise nel 2002, i sindaci di Carlantino e di Celenza Valfortore tornano sulle ferite morali e materiali lasciate dal sisma. I due paesi dei Monti Dauni furono tra i più colpiti quel 31 ottobre di otto anni fa. Per entrambi i comuni, la situazione è ancora critica. Al Senato è stata presentata un’interpellanza urgente per chiedere al Governo di sbloccare i 60 milioni di euro stanziati un anno fa dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica per la prosecuzione della ricostruzione nel Molise e nella Provincia di Foggia.
La rivoluzione delle fonti energetiche rinnovabili in ambito urbano potrebbe partire sin da subito in ogni angolo del globo, almeno a considerare una serie interminabile di articoli, indagini scientifiche ed inserzioni pubblicitarie reperibili su internet. La questione che però Giovanni D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” si pone è che il passaggio tra il dire ed il fare non appare di così immediata realizzazione, se si pensa che nella stragrande maggioranza della cittadinanza quando si parla di fonti d’energia pulita in ambito urbano scatta immediatamente il pensiero al fotovoltaico sui tetti, mentre concetti quale eolico o geotermico appaiono relegati nella mente dei cittadini nell’ambito ristretto ed allo stesso ingombrante per l’ambiente dei grandi impianti.
ORMAI è difficile distinguere fra media, politica e vita reale. È quasi un luogo comune. Tuttavia, è inevitabile, soprattutto in questi giorni. Mentre infuria il dibattito sulla censura ai programmi e ai giornalisti in televisione. Sui giornali-partito oppure al servizio dei partiti (personali). Mentre imperversa lo spettacolo quotidiano del dolore. Il sondaggio annuale sugli "italiani e l'informazione", condotto dall'Osservatorio Demos-Coop, d'altronde, offre una raffigurazione perfino "spettacolare" di questo Paese sospeso tra realtà e rappresentazione. Ne isoliamo gli aspetti, a nostro avviso, più significativi.
Si intitola “Recuperi_AMO_ci” ridiamo vita al cibo valutazione partecipata del progetto il convegno, che si svolgerà a Bisceglie, organizzato giovedì 28 ottobre 2010 ore 18.00 presso l’Auditorium S. Croce, in Via Giulio Frisari, dalla Caritas Diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie, l’Associazione di Promozione Sociale “PortAperta” e i partner di progetto. L’incontro, indirizzato alla valutazione strategica, del progetto al fine di rendere completezza dello stesso, si svolgerà in concomitanza con la prima edizione delle Giornate Europee contro lo Spreco, in programma a BRUXELLES presso la sede del Parlamento Europeo.
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Da grandi testate online si apprende che ad Avetrana starebbero per giungere pullman organizzati di curiosi che vorrebbero vedere le strade e i luoghi in cui si è consumanta la tragedia che ha portato alla morte della piccola Sarah Scazzi. Ci immagginiamo questa gente, queste comitive con annesse fotocamere, videocamere e bambini al seguito impazienti di scattare qualche foto ricordo del luogo così tristemente famoso, esattamente come è successo domenica scorsa. Cosa muova comitive organizzate a visitare i cosiddetti luoghi dell'orrore è abbastanza facile da intuire. La spettacolarizzazione della vicenda, ottenuta con uno scientifico utilizzo dei mass media da parte sia dei parenti delle persone coinvolte nella faccenda che da parte di qualche politico locale che non perde occasione per mostrarsi in tv ha generato il mostro sociale che si nutre della mancanza di coscienza civile e rispetto per la morte da parte del telespettatore video-televisivo.
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