Nulla la decurtazione dei punti della patente nel caso di mancata comunicazione da parte del proprietario dell’auto del nome di chi si trovava. Sì alla multa, quindi, intestata alproprietario della vettura al quale però non vanno tolti ipunti, ma solo inflitta un’ulteriore sanzione pecuniaria se noncomunica i dati del conducente trasgressore. E’
Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, segnala un’importante sentenza sulla liceità della vendita degli apparati per la visione "multipla" di programmi satellitari protetti, annullando e ribaltando di fatto le precedenti decisioni di merito. I dispositivi "splitter" (o "splitty") sono illegali, illegale è la loro vendita e l'utente che voglia fruire delle trasmissioni satellitari cifrate su più televisori deve accendere tanti abbonamenti quanti sono necessari. La nuova sentenza della Corte di Cassazione in materia di hi-tech ed elettronica di consumo arriva a pochi giorni da quella sui modchip per console, ribadendo lo stesso principio secondo cui il controllo dei dispositivi è di esclusiva pertinenza di produttori e fornitori di servizi e gli utenti non hanno alcun diritto "garantito" di sfruttarli a loro vantaggio oltre le specifiche consentite anche se hanno già pagato il dovuto.
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Sono quattromila, i tarantini che hanno firmato le tre richieste avanzate dal movimento "Taranto futura": chiusura integrale dell'Ilva, chiusura della sola area a caldo e risarcimento danni. Il referendum si farà e la polemica è già scoppiata: Confindustria, Cisl e Cgil sono per il fronte del no. La polemica, però, ruota anche intorno a un problema di tipo ambientale, legato al benzopirene, un pericoloso inquinante cancerogeno. A sollevare il polverone è stata Peacelink, che, insieme ad Altamarea, ha denunciato i valori, nel rione Tamburi, relativi al 2009 superiori alla soglia di un nanogrammo per metro cubo.
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Le multe nelle zone blu sono illegittime. Lo ha stabilito il giudice di pace Antonino Lazzara accogliendo il ricorso presentato da un cittadino contro il
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Con la paventata chiusura dell’ospedale è stata dichiarata guerra alla nostra Città. Il Partito Democratico è pronto a difendere con tutti i mezzi il diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio. Ci opponiamo con grande determinazione al castigo dei tagli imposto dal ministro Tremonti alla Regione Puglia, i vincoli del piano di rientro dal debito sono una vendetta del governo nordista guidato da Berlusconi contro la Puglia del centrosinistra. Consideriamo un grave errore che il nuovo piano di riordino della sanità pugliese, invece di ripartire dai Piani Attuativi Locali previsti nel Piano Regionale della Salute 2008 – 2010, elaborato dalla precedente Giunta Vendola, faccia esclusivo riferimento alle scelte drastiche contenute nel tanto vituperato Piano Fitto.
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Si è conclusa la campagna referendaria “L’Acqua non si vende” a sostegno del referendum per la tutela dell’acqua pubblica. Anche il comune di Carlantino, tramite un comitato cittadino del Pd, è sceso in campo per dare il proprio contributo alla campagna di adesione pro-referendaria. Sotto lo slogan “Acqua pubblica, ci metto la firma”, le adesioni raccolte sono state ben 310. <Siamo davvero soddisfatti – ha dichiarato il primo cittadino di Carlantino, Dino D’Amelio (Pd) – Più di un terzo del paese si è schierato a favore di un bene, quello dell’acqua, che deve restare pubblico e senza rilevanza economica di alcun tipo.