Marracash sarà il primo grande ospite del South Madness Festival, Domenica 19 Luglio al Lido Baia del Sole di Monopoli (BA) per la sua unica data in Puglia.
Fabio Bartolo Rizzo, questo il suo nome di battesimo, è tornato prepotentemente sulla scena musicale grazie all’uscita del suo nuovo, attesissimo, album intitolato “Status” che, sin da subito (uscito il 20 gennaio per Universal Music), è stato acclamato da pubblico e critica.
Grazie alla sua bravura nella sperimentazione e ad un chiaro ritorno alle origini del genere rap, Status ha debuttato al primo posto della classifica di iTunes ed al secondo della classifica FIMI (Federazione Industriale Musica Italiana), rimanendo inchiodato alla Top 10 anche a tre settimane dall’uscita.
L’album vanta collaborazioni artistiche prestigiose con grandi musicisti italiani tra cui Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Salmo, Neffa e Guè Pequeno.
Siciliano di nascita e milanese di adozione, Marracash ha pubblicato quattro album in studio: “Marracash” (2008), “Fino a qui tutto bene” (2010), “King del rap” (2011) e appunto “Status”. Numerose le collaborazioni con artisti come Club Dogo, Emis Killa, J-Ax, Fish e Crookers.
Dopo aver esordito nel 2005 con un mixtape autoprodotto, considerato oggi di culto nell’underground, il rapper e produttore discografico ha fatto tanta strada e ottenuto diversi premi e riconoscimenti. Il suo stile inconfondibile, unito allo spessore e alla credibilità dei suoi testi, lo ha reso uno degli artisti più acclamati della scena hip hop italiana.
Dal 2011 al 2013 ha anche condotto il celeberrimo programma MTV Spit, show incentrato sulla scena underground del rap italiano e sui suoi protagonisti. Il programma è diventato un fenomeno culturale, facendo scoprire ai più il panorama italiano di questo genere musicale.
Quello di Marracash sarà soltanto il primo dei quattro grandi appuntamenti del South Madness Festival, che ospiterà nel mese di agosto, sul palco di del Lido Baia del Sole, il meglio dell'hip hop italiano: Fedez, J-Ax e Guè Pequeno.
Prevendite disponibili on-line sul circuito Ticketone e in tutti i punti vendita BazingaTicket.com.
INFO
South Madness Festival
Location: Lido Baia del Sole, Contrada Capitolo, Monopoli (BA)
Prevendite: 17€ + 3€ d.p.
Infoline:3802397611 / 3927269143
“Non sono un tenore ma un uomo che canta da tenore” si ispira alla frase di Tito Schipa il titolo del disco di Francesco Spedicato che fa partire, il prossimo 25 giugno, dal palcoscenico del Teatro DB d’Essai di Lecce (via dei Salesiani, 4) il suo tour. Un tour che in autunno lo porterà nuovamente oltreoceano pronto a replicare negli Usa, il successo ottenuto lo scorso anno in Argentina, dove la stampa nazionale gli ha attribuito l’appellativo di “El divo”, e in Cina.
Il disco - e lo spettacolo - sono la sintesi di un progetto finalizzato alla rivalutazione del teatro, del belcanto “made in Italy” e le formazioni a plettro come indica la scelta degli strumenti che accompagnano il tenore in una sorta di viaggio musicale che ruota intorno alla figura del protagonista – l’uomo che canta da tenore. Un personaggio chiaramente ispirato al tenore leccese Tito Schipa.
Pronto ad iniziare dalla sua amata Lecce una nuova avventura musicale, siglata anche dalla realizzazione del primo lavoro discografico, il titolo del disco e dello spettacolo – spiega l’artista - è un sentito tributo al grande tenore Tito Schipa, autentico simbolo dell’internazionalità leccese. Un vero e proprio viaggio nel repertorio della canzone classica con Vivere e Torna Piccina dell’intramontabile Bixio, passando per Napoli con brani celebri, ‘O Sole mio, Reginella, Spingule francese, I’ te vurria vasa’, Marechiare e Torna a Surriento e tornando in Puglia con le note di Nino Rota in Brucia la luna e brani cult dell’indimenticabile Domenico Modugno: Nel blu dipinto di blu e Vecchio Frack.
Il disco prodotto dall’associazione “Orpheo per l’alba di domani” è il risultato della sinergia del tenore Francesco Spedicato, le vibrazioni dell’Hathor Plectrum Quartet (Antonio Schiavone, mandolino; Roberto Bascià, mandolino; Fulvio D’Abramo, mandola; Vito Mannarini, chitarra) e le percussioni di Matteo Spedicato con la partecipazione straordinaria di Carolina Bubbico che duetta una splendida “Amapola”. Il cd, che vanta la supervisione musicale del M° Eliseo Castrignanò, si chiude con Lecce mia (Rusciuli) siglando il sentito omaggio all’usignolo leccese. Quasi ad inseguire le tracce audio ci sono alcuni testi a firma dello stesso autore e interpretati da Matteo Padula.
Lo spettacolo vedrà la proiezione in anteprima del videoclip, interamente girato nel Salento, realizzato dalla visual artist statunitense Laura Clifton Byrne e la partecipazione di un giovanissimo talento salentino Claudia Presicci.
Inizio dello spettacolo ore 20:45. Ingresso 10€. Info e prevendita: 327.5720381.
CINETEATRO DB D’ESSAI, via dei Salesiani 4 – Lecce
Front Office Castello Carlo V, via 25 Luglio – Lecce
Non sono un tenore ma un uomo che canta da tenore
Lecce, 25 Giugno 2015
Teatro DB d’Essai, via dei Salesiani, 4
Info e prevendita: 327.5720381
Ingresso: 10€
www.orpheo.it
Notizie biografiche
Il tenore Francesco Spedicato, nato a Lecce nel 1985, si avvicina alla musica da giovanissimo, intraprendendo lo studio del pianoforte e successivamente quello del canto, laureandosi presso il conservatorio di musica “N. Rota” di Monopoli, con il massimo dei voti e la lode. Debuttando in opere come “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, “Rigoletto” di Verdi, “La Gioconda” di Ponchielli, ha affiancato solisti di fama mondiale come Giovanna Casolla, Elisabetta Fiorillo e Roberto Scandiuzzi. Numerose le sue esibizioni tra cui un importante concerto solistico tenuto al Parlamento Europeo di Bruxelles.
Nel 2012 ha debuttato il ruolo di Gabriel Von Eisenstein nel “Pipistrello” di Johan Strauss jr., in collaborazione con la compagnia di Corrado Abbati (il re dell’operetta italiana), riscuotendo grande successo di pubblico e di critica.
Dopo un periodo di studio a New York e un provvidenziale incontro con il M° Peppe Vessicchio inizia a sviluppare un personale progetto artistico, che lo porta ad approfondire uno studio sulla carriera del grande tenore leccese Tito Schipa e a sviluppare un’innovativa forma di canto e di spettacolo, che da più di un anno lo sta portando in giro per il mondo.
Nel novembre del 2013 ha debuttato con grande successo presso il Teatro Brancaccio di Roma nel noto evento “Trenta ore per la Vita in Concerto” alternandosi sul palco con artisti di fama internazionale come Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Gianluca Terranova, Sergio La Stella, Bungaro, con l’orchestra “Il Sesto Armonico” diretta dal M° Peppe Vessicchio (l’evento è stato trasmesso in diretta streaming).
È stato tenore solista presso il “Palacongressi” di Rimini in “Prova D’orchestra” concerto/convention organizzato da Conad per la presentazione del manifesto strategico 2014-2016, affiancando artisti come Fabrizio Bosso, Peppe Vessicchio, Gianluca Terranova, Sergio La Stella.
Nel 2014 ha conquistato l’Argentina dove, in collaborazione con l’Hathor Plectrum Quartet ha tenuto una tournée di 6 concerti in 5 città della terra del tango. Prestigiosi i palcoscenici come il "Teatro El Circulo" di Rosario, il "Teatro Julio le Parc" di Mendoza, l’"Auditorio Mauricio Lopez" di San Luis, il "Cine Centenario" di Villa Mercedes, la sala "Amigos de Merlo" di Merlo e la Biblioteca comunale di Rosario “Dr. J. Alvàrez”. Ogni tappa si è conclusa con un vero trionfo di pubblico e di critica tanto da ricevere
l’appellativo di “El Divo” dalla stampa nazionale argentina e la delibera da parte della camera dei deputati del Governo Argentino di Mendoza, che ha attribuito allo spettacolo un forte valore artistico e culturale.
Successivamente un secondo tour in Cina in quattro prestigiose tappe: lo Shanghai Italian Center, nell'area che fu dedicata all'Italia per Expo Shanghai; il concerto nella suggestiva città antica di Xitang, la "Venezia" cinese; poi la prestigiosa tappa del China Music Fest 2014, contest mondiale dedicato alla mostra degli strumenti musicali di liuteria artigianale da ogni parte del mondo, nel quale Spedicato è stato
invitato a tenere uno showcase dinanzi ad un selezionato pubblico di addetti ai lavori, formato da responsabili ed osservatori nel campo della promozione musicale cinese e dello spettacolo dal vivo internazionale; infine ha tenuto un concerto presso la Facoltà di Arte della Numma, l'Università di Nanjing.
È stato cofondatore e segretario artistico dell’ “International Arts Festival” di Copertino (LE) collaborando con artisti di fama internazionale come Peppe Vessicchio, Pino Perris, Maurizio Pica, Salvatore Cordella, ecc. Ha fondato l’associazione culturale “ORPHEO per l’alba di domani” e come presidente e direttore artistico, scrive, dirige, produce e organizza attività culturali, coinvolgendo e promuovendo giovani realtà d’eccellenza del Salento e della Puglia.
Di recente realizzazione è il suo primo lavoro discografico dal titolo “Non sono un tenore ma un Uomo che canta da tenore”. Il disco è interamente autoprodotto e sarà presentato in anteprima su Radio Queen dove lo stesso tenore è coideatore e conduttore, con Amedeo Calogiuri della trasmissione settimanale "...al centro della musica – dialoghi informali di musica e di vita". E' anche direttore artistico della dodicesima edizione de "Il Cantasalento 2015" - Festival salentino delle voci e della musica -, organizzato dal centro di cultura "Il Sallentino".
Svolge un’intensa attività artistica, con un repertorio che spazia dal Belcanto sino alle avanguardie contemporanee, con particolare attenzione al repertorio da camera, alla canzone e alla musica da film, affiancando l’attività didattica.
Recentemente è stato ospite della rubrica “Occhio di bue” condotta dal giornalista Enzo Quarto andato in onda su Rai tre dove ha anticipato l’uscita del disco e il concerto del prossimo 25 giugno al Teatro DB d’Essai.
L’Associazione Culturale leccese ORPHEO per l’alba di domani nasce da un’idea del M° Francesco Spedicato (presidente) e da un suggerimento del M° Peppe Vessicchio, con l’intento di riportare nel Salento un fervore musicale che possa tornare a far essere l’arte e la cultura elemento di crescita, comunicazione e “marketing attivo”, atto a generarne e sostenerne altra.
Si ispira a Orfeo, per eccellenza simbolo di rinascita delle varie ere e correnti artistiche.
Essa anche collaborando con altri organi istituzionali ed enti per finalità inerenti il proprio scopo sociale e con
riferimento agli interessi e alle competenze dei soci, si propone obiettivi di natura socio-culturale a 360° ed in particolare intende promuovere e favorire in Italia e all’estero la diffusione e la valorizzazione della cultura artistica, musicale, teatrale, letteraria e linguistica italiana.
Nonostante la giovane età si pregia di importanti collaborazioni e di un prestigioso curriculum che l’ha portata ad operare dal Salento all’Italia fino agli Usa , Argentina, Cina , annoverando la collaborazione con artisti di fama nazionale e internazionale.
Particolare attenzione è data alla comunicazione, infatti, attraverso i moderni mezzi di informazione (internet , rassegna stampa), l’associazione si impegna a diffondere il più possibile il proprio operato avvalendosi anche della collaborazione del media partner Radio Queen (storica emittente radiofonica salentina).
“ORPHEO per l’alba di domani” è quindi una scommessa: cosciente del passato in cui le grandi rinascite e scoperte anche in campo scientifico, sono arrivate tramite l’arte e la cultura, Orpheo punta alla riappropriazione dell’identità e della storia, volendo essere per tutti una ricetta anti-crisi.
Una ricetta per cominciare a ricostruire un nuovo mondo in cui si abbandoni ancora una volta “il bianco e nero” e si ritorni a vivere “a colori” sicuramente non quelli del limitato spazio di un 52”, di una spirale di un disco o della cornice di una fotografia, ma quelli della creatività della nostra mente, del cuore
Immaginate uno spazio all'aperto pieno di persone che ballano. Immaginate il silenzioso centro storico di Galatina che raccoglie centinaia di giovani uniti dalla voglia di divertirsi e ballare al ritmo della loro musica preferita. Il tutto in assoluto silenzio e nel pieno rispetto dell'ambiente circostante. Questo è quello che accadrà per la prima volta a Galatina Venerdì 26 Giugno con la silent disco, la serata a ingresso gratuito ideata da Ilios Bar.
Molto di moda in tutta Europa, la discoteca silenziosa è un evento musicale innovativo durante il quale i partecipanti ballano ascoltando la musica attraverso delle speciali cuffie powerbass. Grazie alla tecnologia wireless, la musica viene trasmessa direttamente a centinaia di cuffie senza fili eliminando il classico sistema di diffusione attraverso speakers. Il risultato è il divertimento di una discoteca ma con un inquinamento acustico pari a zero. Inoltre, la tecnologia “silent” permette l’esibizione contemporanea di più dj, ed ogni partecipante potrà scegliere il canale che trasmette la sua musica preferita dal controller della cuffia e cambiarlo continuamente durante l’evento.
Saranno tre le consolle dell'Ilios Bar, con le selezioni di alcuni tra i top dj della scena locale. Per la musica reggae Giorgio Rude, uno dei artisti più talentuosi, eclettici ed apprezzati nel panorama della Black Music in Salento, e direttamente dai Ghetto Eden, Flavio, punto di riferimento del ritmo in levare in Puglia.
House ed electro music affidata a Walter Suray, vera e propria icona della scena elettronica, sia come disc jockey che come produttore discografico.
Il canale rock 'n' roll sarà nelle sapienti mani di Dj Valeriana, i cui dj set spaziano dai grandi classici del funk, del punk e del beat, fino al soul ed al rock and roll più puro.
Special voice della serata Walker Atlas.
Divertimento assicurato e grande musica, per ballare fino a tarda notte in un'atmosfera imperdibile.
INFO
Ilios Bar, Via P. Cavoti, 6 – Galatina
Infoline e prenotazioni cuffie: 3883473921
Ingresso gratuito
Fragagnano (Ta) – Domenica 14 giugno 2015 ha avuto luogo l’evento culturale denominato“Il Transito di Sant’Antonio”, rievocazione storica di matrice medioevale giunta ormai alla sua quinta edizione, evento promosso dall’Amministrazione Comunale di Fragagnano targata Michele Andrisano, dalla Parrocchia “ Maria SS. Immacolata ” nella figura di Don Santo Guarino, progettato e realizzato egregiamente dall’Associazione di promozione sociale e culturale “ Terra Nostra ”, guidata dal presidente Orazio Surgo. Il Transito di Sant’Antonio, è una rievocazione storica medioevale che ha messo in scena gli ultimi momenti di vita del Santo Taumaturgo padovano attraverso i momenti più salienti che precedono la morte, infatti tra le vie del centro storico, l’intero corteo come ha vissuto i suoi ultimi momenti esalando esanime l’ultimo respiro di vita tra la gente offrendo parole di conforto, di gioia, di amore e di umiltà operando meravigliosi prodigi soprannaturali coadiuvati da altrettante conversioni. Infatti il Santo, avvicinatosi al Monastero dell’Arcella, rappresentato dal sagrato della Chiesa locale “ Maria SS. Immacolata ” è stato scortato ormai morente, sul carrettino ligneo guidato dal suo fido destriero suo amico e scortato dai suoi compagni di vita monastica che lo hanno accompagnato con orazioni e sermoni fino all’ultimo viaggio. Colpo di scena è stato rappresentato nell’ultima parte della rappresentazione scenica, dalla figura dello spirito di San Francesco d’Assisi che lo ha accolto a braccia aperte alle porte del Paradiso introducendolo alla tanto e agognata vita eterna. Il Santo Taumaturgonacque aLisbona nel 1195. Un’antica tradizione barocca attesta la data del 15 agosto come giorno della sua nascita. Era figlio deinobiliMartino De Buglioni e donna Maria Taveira. Fu battezzato con il nome di Fernando. Fernando si dedicò completamente allostudio delle scienze umane e teologiche, anche per estraniarsi dalle tensioni che attraversavano la comunità religiosa. Già per indole il Santo fin dall’inizio apparse come unuomo appartato, geloso del suo segreto, come rinchiuso nei suoi impegni di operosità che gli lasciavano ben poco respiro. Diventò, anche per libera scelta, un uomo privo di ambizioni socialicontrario a ogni ostentazioneed esibizione di sé e delle sue doti,diffidente delle polemiche, indifferente alle esterioritàdi qualunque tipo, a meno che non fosse sospinto dal dovere della testimonianza evangelica. ASanta Cruz Fernando fu ordinato sacerdote, verosimilmente nel1220. Nella seconda parte del 1220, Fernando chiese ed ottenne di lasciare i Canonici regolari di Sant'Agostino perabbracciare l'ideale di San Francesco. Nel settembre 1220, Fernando lascia i bianchi panni di agostiniano per rivestirsi della grezza tunica di bigello e una corda rigorosamente bianca lungo i fianchi. Per l’occasione, abbandona anche il vecchio nome di battesimo per assumere quello diAntonio, l’eremita egiziano titolare delromitorio di Santo Antao dos Olivãispresso cui vivevano i francescani. Dopo un breve periodo di studio della regola francescana, Antonioparte alla volta del Marocco. Ad un certo punto della sua vita monastica, il Santo accrebbe la sua spiritualità fino a diffondere ai pochi puri di cuore, prodigi e miracoli. Tra i numerosi miracoli a lui attribuiti, si possono ricordare: il miracolo della giumenta, la predica ai pesci, il piede riattaccato, la conversione di Ezzelino, la visione del Bambin Gesù, il cuore dell’avaro, il neonato parlante, il giovane risvegliato e il miracolo del pane benedetto. Il momento cruciale della morte, arrivò venerdì 13 giugno del 1231 al santuario dell’Arcella. Ma tornando all’evento culturale, con tale rievocazione, la comunità fragagnanese ha assistito ad un turbinio di eventi biografici legati al santo patrono festeggiato nelle due date importantissime nonché il 13 giugno e il 13 agosto per motivi turistici.
Ed ecco che alle ore 18.00, il fragoroso rullare dei tamburi del gruppo folkloristico “ I Tamburini del Barone di Freganius ” ha suggellato l’inizio del corteo, scandendo ogni uscita dal sagrato della chiesa locale dei figuranti dell’intero corteo che quest’anno ha raggiunto il numero complessivo di 150 anime. Fra i componenti del corteo erano presenti: frati francescani, nobili delle casate dell’epoca medioevale che sfileranno tra le vie del centro storico, popolani che hanno rappresentato degnamente l’assetto popolare dell’epoca, cavalieri templari armati di spade e scudo, clarisse che accompagnato il santo taumaturgo nell’ultimo viaggio con le lodi rivolte alla Vergine Maria, cavalieri del santo sepolcro, cavalieri templari, piccoli bambini votati a Sant’Antonio e a San Francesco, un gruppo di arcieri che armati di arco, faretra e frecce hanno dato lustro alla loro arte, madonne primavera che hanno sfilato intorno al “Palio della Madonna Primavera” incantando con la loro superba bellezza e il gruppo dei “ Tamburini del Barone di Freganius ” che hanno allietato l’intera serata col rintocco dei propri tamburi. Nel Transito, dunque, si è assistito alle scene cardine legate alla vita tumultuosa di Antonio, interpretato egregiamente da Salvatore Cavallo. L’uomo dei miracoli e l’apostolo della conversione, che ha esaltato la bellezza della vita sperando nell’infinita misericordia di Dio. Il santo predicatore nel suo transito ha parlato del peccato, della sua gravità e della necessità di rinnegarlo domandandone il perdono aprendo il cuore alla conversione verso l'onnipotente amore misericordioso e misterioso del Padre. Ha concretizzato inoltre l’evangelizzazione di quella gente che prima di conoscerlo non praticava i dogmi sacri. Ad un certo punto della rievocazione Antonio, enuncia il suo volere di votarsi alla povertà, alla castità e all’obbedienza proprio come ha insegnato il suo mentore Francesco. Ha esortato a lottare le prepotenze e lo sfrenato utilizzo del denaro, favorendo la collaborazione fraterna e l’umiltà verso i bisognosi. Da come si evince dai suoi “ Sermones Antoniani ” ha insegnato che bisogna invocare il potere dell’amore sulla violenza e il potere della debolezza interiore sulla forza fisica. Durante la rievocazione storica, il cittadino ha potuto assistere a svariati momenti di vita molto importanti, tra cui l’ultimo cenacolo avutosi con i suoi confratelli che ha preannunciato il suo lungo calvario verso l’Arcella, scene di vita ludica con bambini che lo incitavano a ringraziavano, scene di vita amorevole verso la bellezza della natura espresse dall’abbraccio verso piante ed alberi, la benedizione e la distribuzione del pane legata ad un’ evento miracoloso. La scena innovativa che è stata introdotta in questa edizione, è stata quella della distribuzione del pane benedetto, che secondo l’agiografia antoniana riguardava la concretizzazione del miracolo della resurrezione di una piccola bambina di venti mesi, che lasciata incustodita dalla propria madre, ha perso la vita in un mastello d’acqua e che ben presto ha ricevuto in dono la resurrezione grazie all’intercessione del Santo Taumaturgo. Altre scene di vita molto toccanti sono legate alla fraterna amicizia con “ frate Giulietto ” che secondo il parroco Don Santo Guarino verosimilmente ne rappresenta le gioie terrene del santo legate all’amore per la vita. Altre scene toccanti sono legate al voler ritornare a Padova sofferente ed ormai morente su un giaciglio di paglia trainato da un cavallo, ma egli stesso giungerà al santuario dell’Arcella dove spirerà tra le braccia dei suoi confratelli, guidato dalle orazioni alla Vergine Maria delle clarisse che lo accolgono con pianti sinceri fino a quando viene riadagiato sul giaciglio del sagrato della chiesa pronto ad essere il suo letto di morte. Ed ecco che avviene il prodigio, Antonio ha la sua ultima visione ultraterrena di Gesù che lo guida verso l’esalazione estrema, ed a questo punto si materializza uno spirito incappucciato, è San Francesco che lo prende per mano e lo accompagna a solcare le porte del tanto atteso Paradiso Terrestre. Ed è così che il Transito di Sant’Antonio è giunto alla fine accompagnato dall’assordante ed incessante applauso del pubblico che ha assistito a tale evento culturale. Le meravigliose scene tratte dall’agiografia del Santo Taumaturgo e il corteo storico medioevale, saranno portati anche alla rappresentazione del 31 luglio 2015 presso il Comune di Montemesola e il 2 agosto presso il Comune di Monacizzo, aggregandosi ad altri cortei medievali. Strepitoso successo, dunque, quello di domenica 14 giugno 2015 per il Transito di Sant’Antonio a Fragagnano.
Vincenzo Ludovico
Prima tappa estiva del Dopolavoro Summer Tour, la rassegna estiva del celebre club brindisino che nel corso della stagione invernale ha ospitato il meglio della musica indipendente, reggae, rock ed elettronica sia italiana che internazionale.
Sabato 27 Giugno, nella splendida cornice di Torre Regina Giovanna, si parte subito forte con una tripla serata di musica.
Sotto la Quercia sarà Boom Dancehall Party, la festa reggae targata 100% Giamaica, la festa ideale per lasciarsi trasportare dai ritmi in levare. Gli artisti top della scena reggae locale porteranno in pista le nuove tendenze e sonorità in arrivo dall'isola caraibica, miscelandole con le grandi hit del passato.
Ai controlli Rankin Lele e Papa Leu (Adriatic Sound), due vere e proprie icone del Raggamuffin salentino, si alterneranno a Morello Selecta, vera e propria promessa del panorama musicale salentino, ed al Fire Burn Sound, il sound brindisino per eccellenza, primi a diffondere in città la musica reggae nel lontano 1995.
Special guest, da Berlino, Supersonic Sound, una delle crew più cariche del pianeta, vincitori dei maggiori soundclash degli ultimi anni: le loro selezioni percorrono tutti gli stili della musica caraibica, dallo ska al roots, dal lovers alla dancehall alla soca, riscuotendo successo in tutta Europa. Con loro un altro graditissimo ospite: Philip 'Jr Blender' Meckseper, artista e producer tra i top della musica reggae mondiale.
Sotto la Torre spazio invece a The FlashBack Party, l'evento perfetto per gli amanti della musica che aggrega e appassiona, che fa sognare ed emozionare. Un viaggio musicale tra la disco e il soul dedicato a quelle personalità che hanno inventato la Club Culture rendendola uno stile di vita, un modo d’essere e non di apparire. Tema principale della serata il Motown Party Paris,la festa ideata da DJ Reverend P che ogni primo sabato del mese, al Djoon Club di Parigi, rende omaggio al sound Motown e a tanti altri artisti della disco-soul music. I suoi set sono tutti da gustare, lasciando a casa le energie negative e liberando cuore ed anima alla gioia... in puro stile soul-disco.
Sotto il Distributore, infine, nessun pudore, nessuna vergogna, solo tanta esagerazione per un pazzo Trash Party, la festa che più di tutte permette di liberarsi dalle costrizioni della moda e andare finalmente controcorrente. Sul palco i numeri uno indiscussi del genere, i Trash Against The Machine. Il collettivo brindisino composto da Marco Maffei, Sono e Serpentine è garanzia di un party divertente e delirante: le loro selezioni valorizzano brillantemente i migliori (peggiori) pezzi della musica italiana ed internazionale, del divertentismo e dei cartoon.
Tre serate in una sola a Torre Regina Giovanna, per una prima tappa del Dopolavoro On Tour che resterà scolpita nella mente degli amanti del divertimento e della notte.
INFO
Torre Regina Giovanna
Indirizzo: Contrada Baccatani (S.S. 16, uscita Apani), Brindisi
Infoline: 3497546883
Ingresso gratuito
Parola d’ordine: collaborazione. E’ questo lo spirito che anima Comune di Leporano e società cooperativa Pòlisviluppo, vincitrice dell’affidamento in concessione della conduzione e gestione del Parco Archeologico di Saturo e delle aree contigue. La firma della convenzione è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte per l’amministrazione comunale il neo sindaco Angelo D’Abramo e il suo vice Iolanda Lotta. Da entrambi la volontà di gettare le basi per un percorso virtuoso all’insegna della collaborazione e della promozione del Parco, che rientra tra i poli museali d’eccellenza del Mezzogiorno d’Italia. “Non è un caso- hanno spiegato- che abbiamo scelto di inserirlo nella programmazione estiva dell’amministrazione. Gli eventi del Parco rappresentano per noi un motivo di orgoglio e di grande attrattiva in termini turistici”.
E, in effetti, in questa estate 2015 si comincia davvero in grande stile, complice la seconda edizione delle “Tarantiadi, Echi ed Agoni dalla Grecia Antica” che si svolgerà nei giorni 20, 21 e 28 giugno, su iniziativa della cooperativa Pòlisviluppo e dall’associazione “I Cavalieri de li Terre Tarentine” e con il patrocinio di Comune di Leporano, Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Regione Puglia e Coni.
“Siamo molto soddisfatti delle presenze al Parco Archeologico che, in questi anni, hanno raggiunto numeri importanti- ha spiegato l’archeologa Patrizia Guastella, tra i soci della cooperativa- abbiamo rapporti con il mondo delle scuole, dell’associazionismo e stiamo anche creando un ponte concreto con altre realtà”. La tre giorni di eventi si aprirà con una mostra tattile e il seminario “Atleti, Filosofi e Guerrieri nell’antica Grecia” (sabato 20 ore 19). Relatori: Patrizia Guastella con una introduzione sulle “Tarantiadi”, il prof. Mario Lazzarini che interverrà su “Eccellenza ed Aretè nella Grecia arcaica”, il prof. Angelo Conte su "Iconografia dello sport nel mondo antico” e ancora Lucio Pierri con la figura del medico atleta Icco da Taranto, Vito Maglie con la spiegazione delle arti militari, infine il dott. Giovanni Orlando sulla doppia alimentazione dell’atleta. Non casuale il tema scelto per quest’anno, che mette insieme cibo e sport nei mesi dell’Expo Milano, dedicata proprio all’alimentazione. Domenica 21, la processione in abiti storici e le gare dell’antica Grecia riservate al pubblico (corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto contro bersaglio, lotta e tiro alla fune), degustazioni di piatti e bevande tipiche dell’epoca, laboratori di archeologia sperimentale per adulti e bambini, visite guidate. Il 28 giugno, dalle 17, mercati, spettacoli, combattimenti, artigianato, degustazioni e riti. Inoltre, con un rito sacro, saranno premiati i vincitori delle competizioni sportive con tanto di incoronazione con l’ulivo della vittoria, proprio come accadeva per gli atleti dell’antica Olimpia. Nello stesso giorno, spazio anche alla rappresentazione “E tutto iniziò qui… Falanto e le Origini di Taranto”. Voce narrante sarà l’attore Giovanni Guarino, sonorità antiche a cura del musicista Mimmo Gori e danze della Compagnia Tarantanz. E poi corteo storico con rievocatori e danzatrici, simulazione di lotta, e riti religiosi e di guerra. “Con questa manifestazione- ha spiegatoVito Maglie per l’associazione “I Cavalieri de li Terre Tarentine”- intendiamo rivivere il passato e riappropriarci delle nostre radici in un luogo che porta con sé la gloriosa storia di Taranto. Per il pubblico sarà un tuffo indietro nel tempo, tra animazione, rievocazione storica e antiche battaglie”. Ingresso: 4 euro per adulti, gratis per i bambini sotto gli 8 anni, 1 euro per i bambini da 8 a 14 anni. Per quanto riguarda gli atleti, iscrizioni squadre 10,00 euro, atleti singoli 5. Possono partecipare uomini e donne dai 9 anni in su. Per informazioni e iscrizioni: 340.7641759-338-4087801 338.4087801,