Il Comune di San Giovanni Bianco, nella Bergamasca, è caduto anche per colpa di Facebook. Il sindaco e la maggioranza leghista che amministravano il paese da due anni hanno rassegnato le dimissioni da tutte le cariche amministrative. Il comunicato ufficiale fa riferimento alle grandi difficoltà economiche in cui si trovano le casse comunali "nonostante le misure correttive da subito attuate", ma precisando che "non può essere un presunto disordine contabile a gettare ombre sul lavoro fatto da tante persone". ( nella foto il leghista Iuri Milesi foto da bergamonews.it).
Nel comunicato del sindaco Gerardo Pozzi non si fa riferimento però a ciò che è successo ieri, quando si è scoperto che il ventunenne consigliere comunale Iuri Milesi (indispensabile per sostenere la risicata maggioranza in Consiglio comunale, dopo dimissioni a raffica, e ripescato tra i non eletti delle elezioni di due anni fa) aveva messo sul proprio profilo Facebook immagini che lo ritraevano mentre faceva il saluto romano, davanti a una Lombardia dipinta di nero con la scritta "Fascismo e libertà" o tra cimeli del Ventennio.
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BARI - Nichi Vendola (Sel) e' stato proclamato presidente della Regione Puglia. La proclamazione è avvenuta qualche minuto fa nell’Ufficio elettorale della Corte d’Appello. Vendola, 52 anni, portavoce nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, è al suo secondo mandato. Nell’Ufficio elettorale della Corte d’Appello è stato convocato ed era presente anche Rocco Palese, candidato presidente per il Pdl, che, essendo il candidato (tra i quattro che si sono presentati nell’ultima competizione elettorale) più suffragato dopo il vincitore, entra di diritto in Consiglio regionale.
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ROMA - Dopo la giunta, il regolamento dei conti. Il primo effetto, come si immaginava, è al Campidoglio: la maggioranza del Pdl, nella seduta del consiglio comunale di ieri, è andata sotto su un sub-emendamento dell’opposizione. L’argomento era le Torri dell’Eur, e il Pd è riuscito a piazzare il colpaccio: far sparire, dal progetto, la parte commerciale che doveva occupare un intero piano delle nuove costruzioni. Undici consiglieri del Pdl hanno votato coi democratici: sette sono gli ormai famosi «dissidenti» (Angelini, Aurigemma, Fioretti, Quarzo, Todini, Vannini e Torre), ai quali si sono aggiunti Giorgio Ciardi (vicino al «ribelle» Samuele Piccolo), il neo «finiano» Alessandro Cochi (legato al deputato Claudio Barbaro), Marco Visconti (ex delegato del sindaco alla casa, entrato in polemica con Alemanno) e Fabrizio Santori. Due gli astenuti: Antonio Gazzellone (Dca) e Francesco Storace (La Destra). A quel punto, il presidente Marco Pomarici ha sospeso la seduta: la discussione degli emendamenti (ieri il Pdl ha votato a favore della costruzione dell’arco di Libera) riprenderà lunedì.
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Non sono bei giorni (nonostante la vittoria) quelli della Polverini. Prima la figuraccia in campagna elettorale che ha dovuto subire per la mancata presentazione delle firme per la lista del Pdl e il relativo appoggio alla legge ad personam varata dal Governo per salvare le sue liste ma che non sono state comunque accolte dal Tar, fino ad arrivare alla vittoria e concorrere qualche giorno dopo alla caduta della giunta più destrosa d'Italia, quella del Comune di Latina. Un video di Striscia la Notizia difatti la inchioda mentre il sindaco Zaccheo di Latina le chiede un "presunto" favore nei confronti delle sue tre figlie.
Leggi tutto: Continua l'odissea della Polverini. Analisi della situazione e prospettive future.
Per il giorno 29 Aprile 2010 un comitato di imprenditori di Martina Franca ha organizzato una manifestazione che avrà inizio alle ore 9.00 con raduno del corteo presso Piazza Crispi per poi concludersi in Piazza XX Settembre al fine di denunciare l'immobilismo dell'Amministrazione Comunale di Martina Franca riguardo i temi di interesse pubblico e lavorativo. Alla manifestazione parteciperanno tutti gli imprenditori e le forze lavorative per denunciare e contestare tale atteggiamento di innattività ed inneficienza. Al termine del corteo prenderanno la parola alcuni imprenditori Martinesi per denunciare la difficoltà in cui versa l'economia locale.