BARI - Due giornate di studio per celebrare i 40 anni della nascita della Regione Puglia e per fare il punto sulle tematiche al centro del confronto politico e culturale: è questo l’intento del convegno promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, dall’Aiccre e dall’Associazione dei Consiglieri regionali in programma all’Università di Bari (aula magna) il 19 e 20 aprile, con inizio alle 10. Nella prima giornata, relazione introduttiva del presidente del Consiglio Pietro Pepe e conclusioni del presidente della Regione, Nichi Vendola. In programma le relazioni dei rettori dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, e dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe, dei professori Giuseppe Moggia (Aiccre), Michele Lamacchia (Anci), Luigi Ferlicchia (Associazione Consiglieri Regionali), Aldo Loiodice e Silvio Suppa dell’Università di Bari e Vincenzo Tondi della Mura, dell’Università di Lecce.
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Composizione dei Gruppi parlamentari. In questi giorni di caos politico-istituzionale diamo un'occhiata alla composizione dei gruppi parlamentari. La situazione non è del tutto positiva per il Pdl e vedremo perchè. Al senato i seggi sono totalmente 322 e la maggioranza è quindi 161 (visto che in caso di pareggio al Senato il Governo perde e l'astensione vale "no"). Attualmente il Pdl conta solo su 144 senatori e la lega su 26 (totale 170), che nel caso in cui la sortita di Fini vada in porto si assottiglierebbe di una decina di altri senatori e arriverebbe diciamo a 160, minoranza al Senato se pensiamo che all'opposizione ci sono sicuramente il PD (114), l'Italia dei valori (12), l'Udc-Svp-IoSud-Autonomia con 12 appartenententi....
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ll Consiglio di Amministrazione della Fondazione Apulia Film Commission, nella seduta del 12.4.2010, ha valutato i progetti da ammettere al contributo relativo alla prima tranche del film fund 2010. Hanno inviato domanda 36 produzioni relative a otto lungometraggi, una serie televisiva, un corto di animazione, quattordici documentari, undici cortometraggi, un videoclip. Di questi hanno ottenuto il contributo 2 lungometraggi, una serie tv, due cortometraggi e quattro documentari. I sei progetti filmici rinviati, saranno valutati nella prossima sessione di film fund.
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Lunga riunione, l’altra mattina, a Palazzo Dogana per discutere di rimpasto. Al momento non si intravedono soluzioni, il dibattito si è arenato sull’intransigenza di alcuni consiglieri circa i posti in giunta. Che sono dieci: da azzerare, come richiesto dalle frange più polemiche, o da mantenere nei soliti assetti salvo modifiche necessarie. La Destra di Paolo Agostinacchio, da lui rappresentata in consiglio, reclama a viva voce un assessorato. L’ex sindaco di Foggia considera l’eventuale gesto di Pepe come “premio” per il contributo dato al Pdl. Sullo sfondo le regionali, con eletti e sacrificati alla causa ma pur sempre portatori di voti.
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Che prima o poi Lucia Lambresa dovesse approdare nelle file di IoSud, il movimento fondato e guidato dall’ex segretaria regionale di An, Adriana Poli Bortone, stava nell’aria e nelle cose. Percorsi paralleli, quelli delle due donne: entrambe impegnate ad alto livello in Alleanza Nazionale, entrambe deluse dall’adesione del partito di Fini. E poi la Lambresa anticipatrice dell’intesa con l’Udc, candidata sindaco con i centristi, scelta che sarebbe stata un anno dopo ripetuta dalla Poli Bortone alle elezioni regionali.
«Mi dimetto perché non ha più alcun senso fare il parlamentare. Le Camere sono state svuotate di ogni loro funzione. Non hanno più alcun potere di iniziativa legislativa e sono state messe nella condizione di fare solo il notaio della volontà del governo». A lanciare il suo j'accuse contro un sistema che mortifica il ruolo del «legislatore-principe» è Matteo Brigandì, deputato e avvocato della Lega. Martedì prossimo Montecitorio dovrà discutere le sue dimissioni presentate con una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini già prima delle ultime elezioni. «Io non me ne vado dalla Lega sia ben chiaro - precisa subito Brigandì - semplicemente non sopporto più questa ipocrisia. Fare il parlamentare, adesso come adesso, non ha più senso.
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